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12/11/2008

TAGLI ALLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO. AMAGLIANI SCRIVE A BERLUSCONI:

Tagli drastici ; non credibilita` a livello internazionale; ultimo posto in Europa. Sono le definizioni usate dallassessore regionale alla cooperazione allo sviluppo, Marco Amagliani in una lettera inviata oggi al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per denunciare la forte riduzione dei fondi per la cooperazione allo sviluppo contenuta nella Legge Finanziaria, appena presentata in Parlamento. Nella lettera, indirizzata anche al Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini e al Ministro dellEconomia, Giulio Tremonti, Amagliani si dice sconcertato dei tagli gia` confermati ad agosto di 170 milioni allanno, dal 2009, per le iniziative del Ministero degli Affari Esteri, arrivando ad una riduzione complessiva di 400 milioni, se fosse approvata la prossima Finanziaria. Questi numeri afferma Amagliani farebbero collocare lItalia allultimo posto in Europa per quanto riguarda i contributi ai paesi piu` poveri del mondo, contraddicendo quanto piu` volte sostenuto dallo stesso Governo. Non gioverebbe certo alla credibilita` dellItalia, proprio alla vigilia della presidenza del G8, visto che altri paesi dellUnione Europea come Spagna, Germania e Francia, seppur afflitti dalla crisi finanziaria, hanno deciso di rispettare gli impegni internazionali. La disapprovazione dellassessore si fonda sul fatto che la legge Finanziaria portera` dei tagli drastici alle risorse destinabili allo sviluppo, riducendo il contributo attuale di almeno la meta`. Mentre prosegue lassessore per centrare gli obiettivi concordati e mantenere le promesse ( lo 0,51% del PIL in Aiuto Pubblico allo sviluppo entro il 2010, puntando ad arrivare fino allo 0,7% nel 2015) costerebbe come mezza tazzina di caffe` al giorno. Amagliani ha quindi concluso che a questo punto lItalia non puo` aspirare a competere con i grandi paesi membri del G8 se non si dimostra coerente con gli impegni assunti, considerato che i fondi per la cooperazione italiani portano un contributo fondamentale sia alla nostra politica estera, che allo sviluppo globale. (ade- gf)