Si conferma uno zoccolo duro di poverta` in Italia: secondo i dati nazionali Istat, pressoche` tutte le regioni non hanno ridotto il tasso di poverta` delle famiglie, tranne la Toscana che e` riuscita invece a fare passi avanti verso un benessere generalizzato: per le Marche il tasso di poverta` si attesta intorno al 6,3 per cento. Un lieve peggioramento rispetto al 5,9 dellanno scorso.
Si tratta di dati non irrilevanti che vanno interpretati dice lassessore al Lavoro, Ugo Ascoli tenendo in considerazione che ci troviamo in una posizione migliore rispetto ad altre regioni come lUmbria (7,3) ma peggiore rispetto al Veneto (3,3). Sono peggiorate le condizioni delle famiglie che, pur mantenendo loccupazione, non riescono a raggiungere una determinata soglia di consumi. Si sta ormai affermando, anche nel centro nord, il fenomeno del working poor ovvero dei `poveri che lavorano. Una fetta non lieve di popolazione che, pur lavorando, non riesce a superare la soglia di poverta` relativa.
La Regione, di fronte a questo quadro economico lavorativo e sociale sta facendo il possibile per controbilanciare le tendenze negative - aggiunge Ascoli. - Nel Bilancio appena approvato, infatti, non sono state ridotte le risorse per il welfare, anzi abbiamo aumentato i Fondi Fas per gli investimenti nelle strutture di servizi. Consapevole delle difficolta`, la Regione ha anche aumentato le risorse per le politiche del lavoro tramite il Fondo Sociale Europeo. E stata creata una posta di 10 milioni di euro per il Fondo di solidarieta` alle famiglie (5 milioni di euro) e per il sostegno delle Piccole e medie imprese (5 milioni di euro).
Uno sforzo che purtroppo rischia di essere vanificato dal Governo centrale che, con la sua politica di tagli indiscriminati, acuisce la crisi di mercato, aggiunge lassessore al Lavoro: Alle politiche sociali, ad esempio, e` stato tagliato un terzo del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e un ulteriore terzo verra` tagliato nel prossimo anno. Alle Marche, quindi, verranno sottratti, solo per i servizi sociali, ben 17 milioni di euro!.
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