La giunta regionale ha approvato laggiornamento 2008 dello schema di Accordo Quadro per la gestione della mobilita` sanitaria fra la Regione Marche e la Regione Emilia Romagna. Il provvedimento prevede un incremento del tetto base 2007 di una percentuale pari al 3% finalizzato al riconoscimento di specifiche attivita` ritenute di particolare interesse; il mantenimento degli indicatori gia` previsti; lavvio di un confronto su committenze specifiche entro il 30 novembre 2008.
LAccordo spiega lassessore regionale alla sanita` Almerino Mezzolani disciplina i rapporti tra le Aziende sanitarie delle due Regioni per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri e le prestazioni garantite ai cittadini, marchigiani e romagnoli, che utilizzano le strutture presenti sul territorio, indipendentemente dai confini amministrativi esistenti. Un 'pendolarismo' consistente nelle aree di confine, dove la vicinanza delle strutture e la qualita` dei servizi facilitano lo spostamento dei malati presso i centri ritenuti piu` idonei o meglio accessibili. Il provvedimento continua Mezzolani - e` coerente con la programmazione economica della Regione Marche in quanto prevede un mantenimento del saldo negativo di mobilita` 2007, mantenimento che viene comunque garantito dal trend di diminuzione complessivo della mobilita` passiva nei confronti delle altre regioni, frutto degli accordi di confine e dei controlli di appropriatezza sugli addebiti.
Laggiornamento del tetto economico del 3% sara` finalizzato al riconoscimento di specifiche attivita` che abbiano fatto registrare un incremento del volume finanziario ad esse correlato rispetto al 2007 e che siano di particolare interesse per i Sistemi sanitari regionali in relazione al livello di complessita` e alla sussistenza di liste di attesa. Per quanto riguarda lattivita` ambulatoriale di identificano come categorie specifiche di attivita` da riconoscere in via prioritaria quella di chirurgia ambulatoriale e di medicina nucleare.
La mobilita` passiva dei ricoveri ordinari per le Zone di Pesaro e Urbino e` pari al 17% con un trend, come gia` detto sopra, in diminuzione. La spiegazione di questo dato e` dovuta al fatto che le strutture dell Emilia Romagna sono rappresentate prevalentemente da ospedali pubblici tra cui il SantOrsola di Bologna al 1 posto (con circa 1.400 ricoveri). Inoltre unelevata percentuale di strutture private si concentra nella zona romagnola. In conclusione, si sottolinea che la mobilita` passiva e` caratterizzata da patologie chirurgiche molto complesse principalmente di tipo ortopedico e si ricorda che nel caso di 2 DRG ad alta complessita` vi e` una fuga in tutte le Regioni che complessivamente rappresenta per il DRG 112 un terzo e per il DRG 209 circa un quarto di tutti i ricoveri dei residenti.
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