La Giunta regionale ha stabilito nuove disposizioni contenute nel bando per lindividuazione degli agricoltori custodi. Questi dichiara il vicepresidente e assessore regionale allAgricoltura, Paolo Petrini - sono figure importantissime e costituiscono un punto di eccellenza nel territorio per la conservazione, informazione e divulgazione del materiale genetico autoctono, a garanzia di una produzione agricola di qualita` e sostenibile dal punto di vista ambientale.
In pratica, lagricoltore custode e` un soggetto pubblico o privato che provvede alla conservazione delle sementi e varieta` erbacee a rischio di estinzione iscritte nel repertorio regionale e si affianca alla banca del germoplasma nella realizzazione della rete di conservazione e sicurezza.
Il bando regionale per ottenere questa qualifica e` stato completato a ottobre 2007 e quindi inviato alla Commissione europea per il parere sulla compatibilita` del regime di aiuto con la normativa comunitaria. Parere comunicato nel luglio scorso con alcune osservazioni, ora recepite.
Il materiale a rischio di erosione genetica disponibile per laffido da parte degli agricoltori custodi, con lindicazione del territorio di autoctonia sono: il fagiolo monachello (territorio del Parco dei Monti Sibillini); il fagiolo americano (Comuni della Comunita` montana del Catria e Cesano); il fagiolo Occhio di capra (Comuni della Comunita` montana del Catria e Cesano); la fava di Fratte Rosa (Comuni della Comunita` montana del Catria e Cesano); lorzo nudo (territorio della Provincia di Macerata); il mais ottofile Roccacontrada (Comune di Arcevia AN).
In base alle disposizioni del bando, possono chiedere liscrizione allelenco degli agricoltori custodi soggetti pubblici e privati, in forma singola o associata, operanti nelle Marche, in possesso di terreno agricolo o che ne siano detentori sulla base di titolo valido alla data della richiesta. Liscrizione e` subordinata al possesso di specifica esperienza o capacita` professionale nella produzione delle sementi. La domanda va presentata allAgenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche (ASSAM). Questa conferisce lincarico secondo questi criteri: che il coltivatore custode svolga la sua attivita` nella zona di coltivazione tradizionale o nell'area di origine della risorsa; che abbia contribuito alla conservazione della risorsa o alla sua riscoperta e valorizzazione; che il conduttore abbia uneta` inferiore ai 40 anni; che lazienda sia a conduzione biologica o che sia una fattoria didattica iscritta nellelenco regionale.
LAssam provvedera` successivamente alla stipula di una convenzione con gli agricoltori custodi, nella quale saranno contenute le principali indicazioni per la coltivazione, raccolta e conservazione del seme.
LAssam corrisponde agli agricoltori custodi, a titolo di rimborso per le spese sostenute per la moltiplicazione delle sementi assegnate, un aiuto annuale massimo di 600 euro allettaro per i maggiori costi, commisurato alla specie riprodotta, per una superficie minima.
Spetta poi allAgenzia trasmettere alla Regione, entro il 31 dicembre, una relazione annuale sullattivita` svolta, contenente lelenco degli agricoltori custodi convenzionati e dei rimborsi spese erogati.
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