Il Presidente della Regione, Gian Mario Spacca, il Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, mons. Luigi Conti ed il Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche, Paolo Carini, hanno sottoscritto lIntesa che individua i beni culturali da recuperare con i fondi della ricostruzione post-terremoto. Scelte che sono anche il risultato delle esigenze di culto, indicate dalla stessa Conferenza episcopale.
Un importante passo in avanti ha detto il presidente Spacca nel corso della conferenza stampa di Fermo, citta` dove verra` tra laltro celebrata la Giornata delle Marche 2008 nella valorizzazione del nostro patrimonio storico e artistico, fondamentale elemento identitario della comunita`. Le Marche sono, come piu` volte detto, un Museo diffuso, un museo a cielo aperto, caratterizzato da una polverizzazione dei beni sul territorio. Molto di questo patrimonio e` di proprieta` episcopale ed ha subito ingenti danni con il terremoto. Voglio ricordare che, allindomani del sisma, sono stati, spesso, proprio questi siti, anche piccole chiese, ad essere luogo di incontro e di aggregazione di una comunita` profondamente provata. Una volta ristrutturati ha aggiunto sara` importante inserire questi siti in una rete di promozione anche attraverso la collaborazione tra turismo e cultura gia` avviata dalla Regione. Monsignor Conti, dopo aver ringraziato il presidente Spacca, ha ricordato che si tratta di beni fruibili da tutta la comunita` che rappresentano la vera ricchezza delle Marche.
Il finanziamento e` reso possibile grazie allo stanziamento di 12 milioni di euro approvato dalla Regione con il programma finanziario di ripartizione dei fondi per la ricostruzione. A questa somma si aggiungono altri 2 milioni e 400 mila euro, che sono risorse derivanti da economie precedenti.
LIntesa prevede il finanziamento di 34 beni culturali, compresi nel Piano di cui allart. 8 della legge n. 61/1998; 26 di questi sono di proprieta` ecclesiastica, gli altri sono beni pubblici o privati. Inoltre verranno finanziati altri 7 beni culturali, che gia` hanno avuto un primo intervento per assicurare la pubblica incolumita`.
Tutti i beni culturali oggetto di finanziamento sono ubicati nei territori maggiormente colpiti dalla crisi sismica del 1997.
Su un totale di 2385 beni culturali danneggiati, sono stati gia` realizzati 1064 interventi per un importo di 530 milioni di euro. Per gli altri beni culturali il Presidente della Giunta regionale ha richiesto un apposito stanziamento da prevedere nella legge finanziaria dello Stato 2009. (e.r.)
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