Un risparmio di oltre 300 mila euro e lo sblocco di situazioni di stallo che stavano caratterizzando la gestione dei rifiuti a causa di un mancato adeguamento alle normative nazionali. Sono tra le finalita` principali che la proposta di legge in materia di Gestione integrata di rifiuti e bonifica dei siti inquinati permettera` di conseguire non appena approvata dal Consiglio regionale.
Il disegno di legge, proposto dallassessore regionale allAmbiente, Marco Amagliani e recentemente approvato dalla giunta, contiene venti articoli che disciplinano in termini generali la gestione integrata del ciclo dei rifiuti in ambito regionale, normando tra laltro le funzioni degli Enti competenti, il Piano regionale di gestione dei rifiuti, gli ambiti territoriali ottimali, le autorita` dambito, la localizzazione dei siti, le azioni per favorire la raccolta differenziata, gli appalti verdi ecc.
La legge partirebbe con una dotazione finanziaria di 2 milioni e 888 mila euro - spiega Amagliani -e fa ottenere oltretutto un risparmio notevole perche` prevede allarticolo 8 leliminazione dei compensi per i componenti dei Consorzi dei Comuni, che, oggi, per i soli tre Consorzi costituiti ed operanti e` di circa 300 mila euro allanno. Ma la vera novita` aggiunge lassessore sta nello sbloccare situazioni di immobilismo, poiche` tale normativa fa finalmente chiarezza sulladeguamento al nuovo Testo unico ambientale nazionale. Molti Comuni, infatti, con i Consorzi in scadenza non prendevano decisioni sui rinnovi, in attesa di norme piu` chiare e collegate a quelle nazionali. Un ulteriore aspetto innovativo della Pdl e` la previsione, in ogni provincia, di una sola unautorita` dambito, ora quindi i Comuni, entro 180 giorni dallentrata in vigore della legge si dovranno accordare per costituire un proprio consorzio che assume le funzioni dellAutorita` dambito. Trascorsi i 180 giorni la Provincia assumera`, in via automatica, le funzioni dellAutorita` dambito.
Non e` una novita` da poco- rimarca Amagliani- ma il modo piu` corretto e trasparente di ridare slancio alle politiche di gestione dei rifiuti e assicurare certezze e responsabilita` ai soggetti coinvolti, soprattutto perche` con tale strumento legislativo si tende a superare le frammentazioni delle gestioni e adeguare a livello provinciale le dimensioni gestionali.
Attualmente sono tre i consorzi attivi nella regione (Conero Ambiente e CIR33 ad Ancona e Cosmari a Macerata); con la nuova normativa regionale, i Comuni ricompresi negli Ambiti territoriali ottimali, corrispondenti ad ogni territorio provinciale, dovranno consorziarsi per costituire lAutorita` dAmbito che si avvarra` delle risorse umane e strumentali messe a disposizione delle Province e dei Comuni e nessun compenso e` previsto per i rappresentanti degli enti locali.
Il Piano regionale dei rifiuti disciplinato allart. 5, definisce gli indirizzi e le modalita` per conseguire le finalita` della legge e conterra`, tra laltro, lanalisi della tipologia, quantita` e origine dei rifiuti da recuperare o smaltire suddivisi per singolo ATO.
Per quanto riguarda le azioni per la prevenzione di rifiuti (art. 12) e per favorire la raccolta differenziata (art.13) si prevedono strumenti incentivi o penalizzanti, campagne informative e iniziative per la diffusione di acquisti verdi; iniziative incentivanti per il recupero del materiale di scarto.
Uno specifico articolo del testo legislativo (il 15) e` interamente dedicato alleducazione ambientale e alla formazione attraverso iniziative specifiche rivolte ai giovani, con particolare riferimento alla rete delle ludoteche del riuso e alle azioni di valorizzazione ludico-ricreativa del rifiuti riutilizzabili. (ade)
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