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30/09/2008

SITI DI INTERESSE PUBBLICO PER LA RICONVERSIONE INDUSTRIALE

La Giunta regionale ha trasmesso al ministero dello Sviluppo Economico la lista dei siti inquinati, di interesse pubblico, per la riconversione industriale attraverso i fondi Fas, destinati alle aree sottutilizzate. La graduatoria e` stilata in ordine di priorita` e comprende, al primo posto, la SGL Carbon (Ascoli Piceno), al secondo due aree di Falconara Marittima (Ancona) e Basso bacino del Chienti (Macerata e Fermo), al terzo il sito Sacomar (Fermo). Gli interventi, come sottolinea lassessore allIndustria Gianni Giaccaglia, mirano a bonificare le aree inquinate attraverso programmi di riconversione industriale e di sviluppo economico e produttivo. Il Cipe ha stanziato 3 miliardi di euro per i fondi Fas, di cui 450 milioni a favore del Centro Nord. La graduatoria e` unica e nazionale. Quella delle Marche e` stata predisposta coinvolgendo le amministrazioni provinciali, insieme alle categorie economiche e sociali. Secondo Giaccaglia e lassessore al Piceno Sandro Donati, rappresenta un atto politico importante che conferma limpegno della Giunta regionale per il recupero delle aree industriali piu` critiche e il loro rilancio economico. Donati, in particolare, si sofferma sulle vicende della Carbon: E` unoccasione per rilanciare il Piceno. La riconversione industriale del sito contribuisce a rafforzarne leconomia e loccupazione. E` ora compito del Ministero avviare tutte le verifiche previste dal Progetto strategico speciale (PPS) indicate dalla delibera del Cipe del marzo scorso per linserimento dellintervento tra quelli da finanziare. Le riconversioni vengono agevolate sulla base delle disponibilita` economiche dello Stato. Sono ammessi anche gli investimenti finalizzati alla realizzazione di interventi produttivi, non solo manifatturieri, e centri di competenza per la ricerca e linnovazione delle attivita` produttive. E` necessario un impegno a investire, dimostrato e documentato, da parte di imprese e altri soggetti interessati al sito. Il Ministero accantona le risorse per finanziare le proposte pervenute, privilegiando quelle con cronoprogramma piu` contenuto nei tempi e che comportino investimenti pubblici inferiori.