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25/09/2008

INTERVENTO DELL'ASSESSORE MARCO AMAGLIANI : “TAGLI AL SOCIALE: CI RISIAMO, IL LUPO PERDE IL PELO…”

Il governo Berlusconi ha di nuovo tagliato il Fondo unico nazionale per le politiche sociali. Lo aveva gia` fatto nel 2004 quando lo taglio` addirittura del 50% riducendo limporto complessivo, messo a disposizione del precedente governo Prodi, da 1.000 milioni di euro a 500 milioni euro. Dopo il reintegro della cifra operato dal successivo governo Prodi, grazie allimpegno del ministro Ferrero, ecco pronta la riduzione, grazie allimpegno del ministro Sacconi: il decreto di riparto per lanno 2008, appena approvato in Conferenza unificata, prevede, infatti, una diminuzione di 300 milioni di euro del fondo alle Regioni che passa quindi dai 953 milioni dello scorso anno ai 656 milioni di questanno. Come dire, il lupo perde il pelo Tagliare le spese per il sociale e` scandaloso, perche` significa colpire le fasce piu` deboli della popolazione e mettere gli enti locali marchigiani in grande difficolta` nel mantenere integro il sistema dei servizi alla persona costruito faticosamente in questi anni di buon governo regionale, colpendoli oltretutto in un momento non semplice per la finanza locale. Limpatto sara` dunque pesantissimo, anche per nostra regione che si vedra` ridotta la sua quota parte da 24 milioni (fondo 2007) a 17 milioni. Proprio in un recente incontro tra assessori regionali ho sostenuto la posizione di non esprimere parere favorevole allintesa sul testo del decreto, chiedendo un esplicito impegno dai rappresentanti del governo per leffettiva messa a disposizione alle Regioni delle somme accantonate in finanziarie precedenti. Ma il governo ha ritenuto di andare avanti ugualmente, senza assumersi alcun impegno in tal senso. E bene allora che i cittadini sappiano di queste operazioni condotte dal governo, operazioni che comporteranno gravissimi disagi quando ci si ritrovera` a chiudere servizi per bambini, anziani, disabili e fasce deboli in genere. Ho gia` avuto occasione di informare su tale situazione i Presidenti dei Comitati dei Sindaci: con loro intendo avviare una serie di manifestazioni per esprimere il forte disagio e rappresentare la pericolosita` di una scelta le cui conseguenze graveranno solamente sui cittadini gia` falcidiati da una drammatica perdita del potere dacquisto dei propri stipendi, da una forte precarizzazione del lavoro, dai tagli al sostegno scolastico dei bambini disabili in atto da tempo, dal crescente peso assistenziale degli anziani non autosufficienti in famiglia o nelle strutture residenziali.