Positivi i risultati del lavoro svolto nellambito del Progetto ADRIEUROP Adriatic Euroregion Operational Plan, cofinanziato dalla UE per lavvio dellattivita` dellEuroregione adriatica, al quale la Regione Marche aderisce.
A Rovigo il 10 settembre si e` tenuto il convegno finale dove sono emersi gli obiettivi futuri da perseguire. Qui la delegazione marchigiana ha presentato una piattaforma web (www.seadriatic.net) che unisce e rilancia i progetti che insistono sullarea adriatica con analisi e mappature che mirano a far conoscere e divulgare tutte le attivita` dellEuroregione.
La relazione di Paolo Rotoni, progettista del Servizio Cooperazione Internazionale della Regione Marche, ha risposto allesigenza di varare un network strutturato fra le Regioni adriatiche e lUnione Europea per uno scambio di informazioni in rete, puntuale e completa. La piattaforma web ha un linguaggio comune e accessibile e contiene la mappatura di tutti i Progetti dellEuroregione Adriatica, insistenti sullarea transfrontaliera. Lanalisi si basa anche sulla proposta di quali programmi internazionali possono essere attivati; sulla partecipazione dei gruppi di lavoro e delle organizzazioni specializzate nella progettazione che lavorano per la cooperazione internazionale e sulla informatizzazione dei dati per maggiore sinergia e meno sovrapposizioni progettuali e di competenze. Uno strumento prezioso per agevolare la progettazione dello sviluppo e lanalisi di quali attenzioni occorrono e dove, nelle aree in questione.
Ma nellambito del convegno di Rovigo sono emersi altri input interessanti.
Voglio lanciare una sfida precisa ha detto il presidente dellIstria Jakovcic tutti i paesi adriatici e in particolare le nostre Regioni, organizzino di comune accordo un evento o una presentazione unitaria dellEuroregione Adriatica, allExpo di Milano nel 2015. Solo cosi` avremmo una visibilita` importante e potremmo contare di piu` in Europa.
Jakovcic in particolare ha esortato le Regioni italiane a fare pressione perche` lItalia ratifichi il regolamento europeo per listituzione dei GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) che potrebbe permettere lattuazione di politiche e la gestione di risorse fra operatori pubblici e privati transferontalieri. Sono sicuro che lEuroregione Adriatica diventera` un GECT ha aggiunto.
Gli hanno fatto eco i due moderatori dei numerosi interventi di Rovigo, il dirigente allInternazionalizzazione della Regione Veneto Diego Vecchiato e il responsabile Cespi (Centro Studi Politica Internazionale) Andrea Stocchiero: I risultati di Adrieurop pongono buone basi per unEuroregione Adriatica che funzioni a 360 gradi, dando forza anche politica a questarea, nei confronti delle altre due euroregioni che lEuropa segue, il mar Nero e il Baltico. LAdriatico ha tante opportunita` di sviluppo ma occorre un impegno politico piu` forte in primo luogo proprio dalle Regioni. Presentarci come Euroregione Adriatica, grazie al lavoro di Adrieurop, allExpo di Milano e` un ottimo traguardo. Ma se vogliamo crescere piu` che un sogno, appare oggi una necessita`.
Alla fine dei lavori, da Rovigo e` partita ufficialmente la candidatura di un nuovo progetto Adrieurop da inserire nella prossima Programmazione Economica Europea.
Il Progetto ADRIEUROP
Sei gli Stati fondatori che hanno firmato laccordo a Pola nel giugno 2006: Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Bosnia Erzegovina e Albania. Le Regioni sono Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, oltre alla Regione Istriana e alla citta` montenegrina di Kotor.
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