Su proposta del vicepresidente e assessore allAgricoltura, Paolo Petrini, la Giunta regionale ha approvato le disposizioni attuative delle misure previste dal Piano di azione regionale sulla ristrutturazione del settore bieticolo saccarifero. Settore questo, interessato dal programma nazionale di ristrutturazione, concordato nella conferenza Stato Regioni e recentemente inviato allUnione Europea, che si estende dal 2007 al 2011. Abbiamo dato priorita` alle misure con maggiore impatto sulle aziende agricole, quali informazione, agriturismo, sperimentazione, assistenza tecnica specialistica e sugli ammodernamenti aziendali abbiamo messo oltre il 50% delle risorse disponibili. Per massimizzare gli effetti positivi sulle imprese del settore, inoltre, abbiamo collegato queste misure con quelle del Piano di sviluppo rurale spiega Petrini.
Complessivamente alle Marche sono stati assegnati oltre dieci milioni di euro lo stanziamento piu` consistente dopo quello di Emilia Romagna, Veneto e Piemonte - sui quasi ottantotto complessivi del piano nazionale, per affrontare il processo di ristrutturazione del settore. A queste risorse, riconducibili alla dismissione dello stabilimento di Fermo, si aggiungeranno quelle relative allo zuccherificio di Jesi, con una previsione di otto milioni e mezzo di euro. Infine si aggiungono le risorse stanziate direttamente dalla Regione, per un totale complessivo di circa ventidue milioni di euro.
Il programma ha come primo obiettivo quello di favorire la riconversione aziendale delle imprese agricole per recuperare competitivita`, in ottica di sostenibilita` ambientale. Il secondo obiettivo riguarda la ristrutturazione dellindustria saccarifera, perseguita attraverso interventi diretti allorganizzazione del prodotto di base da lavorare negli impianti riconvertiti. Il terzo obiettivo del programma riguarda la diversificazione verso attivita` extra agricole delle aziende. Un complesso di interventi che dovra` avere ricaduta non solo a livello di singola azienda, ma anche sulla diversificazione produttiva nelle aree ex bieticole.
La ristrutturazione del settore bieticolo saccarifero deriva dalla riforma dellOrganizzazione comune di mercato (OCM) zucchero, decisa a livello europeo alla fine del 2005. La riforma prevede la diminuzione di piu` del 50 per cento della produzione di zucchero effettuata nei paesi dellUnione Europea negli anni 2003 e 2004. Per accompagnare questo processo, le autorita` di Bruxelles hanno deciso di erogare aiuti ai bieticoltori per la riconversione delle produzioni e la diversificazione delle attivita` aziendali nonche` alle industrie saccarifere per la ristrutturazione degli stabilimenti e per la loro riconversione industriale.(f.b.)
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