Su proposta del presidente Gian Mario Spacca, la Giunta regionale ha approvato un progetto di collaborazione tra Regioni italiane e russe inerente i distretti produttivi, per lo sviluppo del made in Italy. Liniziativa e` stata elaborata da Marche che ne sono capofila Campania, Emilia Romagna e Ministero per lo Sviluppo economico.
Pochi giorni fa ha detto il presidente Spacca - ho rappresentato le Regioni italiane nellincontro con il sottosegretario al Commercio estero on. Adolfo Urso, per affrontare le strategie di internazionalizzazione del sistema Italia. Le Marche hanno infatti il coordinamento delle Regioni per le attivita` produttive, compresa la commissione internazionalizzazione. In quella sede, tra le altre cose, ho evidenziato l'esigenza di rafforzare la progettualita` integrata tra lo Stato e le Regioni, sottolineando la necessita` di trovare un punto forte di coordinamento non solo tra le istituzioni, ma anche con gli altri soggetti che operano nel settore, a partire da Ice, Camere di commercio, Simest, Sace e associazioni di categoria di artigiani e industriali, anche lavorando a una piu` stretta collaborazione con il Ministero degli Affari esteri. Il progetto su distretti e made in italy che abbiamo ideato e approvato va proprio in questa direzione.
Il progetto tiene conto delle indicazioni provenienti dai protagonisti italiani e russi delle ultime tre sessioni della Task force italo russa sui distretti e Pmi, tenute a Pensa nel maggio 2007, a Napoli dellottobre dello stesso anno e a Lipetsk lo scorso maggio. Si articolera` su un triennio e sara` disciplinato da apposita convenzione tra i partner partecipanti. Tre i filoni di intervento: legno-mobile, agroindustria, moda, per gettare le basi del futuro parco logistico industriale di Dimitrov. I filoni dintervento coinvolgono specializzazioni storiche del made in italy che coinvolgono sempre piu` da vicino il mercato russo. Buone, quindi, le premesse per ulteriori sviluppi progettuali comuni, con ricadute positive regionali, nazionali e internazionali.
Le azioni previste dal progetto mettono in campo le esperienze, competenze e professionalita` maturate nelle filiere distrettuali marchigiane, con ruoli specifici per consorzi, centri tecnologici, associazioni di categoria, camere di commercio.(f.b.)
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