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29/07/2008

PPAR, GRANDI NOVITA' PER ARRIVARE ALLA PROPOSTA DI LEGGE

Un nuovo concetto di paesaggio come bene fondamentale da tutelare e valorizzare, ma al di la` delle norme, anche come prodotto marchigiano doc, come identita` regionale e come valore assoluto per la qualita` della vita. E questo lobiettivo della proposta di legge regionale per la revisione del PPAR, il Piano Paesaggistico Ambientale Regionale che vede sostanziali e innovative riforme a ventanni esatti dalla sua prima approvazione, assieme alla ferma volonta` della giunta di farne uno strumento strategico di sviluppo per tutte le Marche. Una volonta` che nella duplice sessione di incontri coordinati dalla dott.ssa Maria Luisa Polichetti, e` stata giudicata positiva sia dai rappresentanti degli enti locali, Province e Comuni, sia nei molti e articolati interventi delle Associazioni di categoria e di settore. In questo primo incontro operativo per la revisione del PPAR, si e` subito stabilito che il gruppo di lavoro sara` congiunto fra gli enti locali aprendo il tavolo anche al massimo confronto con gli operatori del commercio, del turismo, dellagricoltura, dellindustria, della cultura e le parti sociali ma con il superiore obiettivo di una semplificazione legislativa evitando la pletora di vincoli, norme e sovrapposizioni di competenze. La sostenibilita` degli interventi, si affianca alla sussidiarieta` nelle azioni da intraprendere cui verra` data ampia informazione anche e soprattutto via internet per favorirne lulteriore confronto a tutti i livelli (come richiesto piu` volte dalle associazioni stesse). Non solo: a parte gli obblighi di legge da rispettare entro il 2009 (in base alle scadenze stabilite dalla Convenzione europea del 2000 e dal Codice Urbani del 2004) la Regione Marche intende a 30 anni dalla sua costituzione come ente far valere appieno il suo ruolo di coordinamento delle forze proponenti in campo, prima della discussione finale in Consiglio regionale del nuovo PPAR. Ma anche la sua competenza di supervisione e controllo, insieme alla Soprintendenza, separando i procedimenti di autorizzazione paesaggistica da quelli edilizi, aumentando lattenzione per tutto il territorio e non solamente per le aree gia` vincolate o tutelate, infine prendendo spunto fin da ciascuna riunione di questo nuovo gruppo di lavoro per costruire un percorso formativo e di aggiornamento che risponda alla funzione finale, regolativa, della stessa Regione e alle esigenze dirette delle categorie e degli operatori che sul territorio vivono e che sono chiamati a loro volta alla massima partecipazione e sinergia.