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17/07/2008

IL MONACHESIMO NELLE MARCHE RACCONTATO IN UNA MOSTRA ITINERANTE - SPACCA: "UN PROGETTO CHE RISCOPRE UN ASPETTO CARATTERIZZANTE DELLA NOSTRA IDENTITA'"

Un sorprendente viaggio tra spiritualita`, arte, storia e paesaggio delle Marche. La mostra itinerante Monachesimo nelle Marche Segni e suggestioni, promossa dalla Regione Marche e realizzata dalla Comunita` montana Esino-Frasassi, vuole invitare il visitatore alla scoperta del ruolo e dellimportanza degli insediamenti benedettini nelle Marche. Questo progetto ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, questa mattina alla presentazione delliniziativa punta a riscoprire un aspetto fortemente caratterizzante della nostra identita` regionale, cosi` ricca di sfaccettature. Il monachesimo ne e` una componente fondamentale. Numerose sono le figure di santi che hanno operato nelle Marche, contribuendo ad arricchire il suo territorio. Il territorio marchigiano fu tra i primi in Italia ad accogliere il monachesimo: movimento spirituale nato in oriente nel III secolo d.C. e diffusosi in Occidente gia` nel VI secolo grazie alla carismatica personalita` di San Benedetto da Norcia. Numerose le abbazie che si costruirono. Forte di questa storica eccellenza, la Regione Marche ha avviato un progetto dal titolo Il Monachesimo nelle Marche. Viaggio alle radici della civilta` europea, volto a sottolineare la presenza di comuni elementi artistici, culturali, e ambientali, che fanno capo al fenomeno del monachesimo benedettino. Recuperare questa tradizione ha continuato Spacca ci aiuta ad affrontare temi quanto mai attuali, quali ad esempio quelli ambientali: in un certo senso, sono stati i monaci benedettini ad essere i primi `ambientalisti; oppure il tema della finanza: furono sempre i monaci ad istituire i monti di pieta` per porre freno al fenomeno dellusura. Proprio per questo suo carattere di attualita`, il fenomeno del monachesimo e` dunque, come ha sottolineato il presidente della Regione, un filone su cui insistere e che prevede per il futuro altri interventi tra cui il recupero dellEremo di S. Maria di Val di Sasso, a Valleremita, vicino a Fabriano. Il percorso della mostra di carattere didattico-divulgativa, tra testi e immagini, si snoda in cinque sedi, una per provincia. Prende il via il 1 agosto per concludersi il 16 novembre. Il presidente della Comunita` montana Esino-Frasassi, Fabrizio Giuliani, ne ha illustrato le tappe (luoghi simbolo in cui si sviluppo` e fiori` il fenomeno del monachesimo): la prima e` lAbbazia di Santa Maria di Chiaravalle (Abbadia di Fiastra, Tolentino MC fino al 10 agosto). A seguire, lAbbazia di San Michele Arcangelo (Borgo Pace, Lamoli PU dal 15 al 24 agosto); lAbbazia dei Santi Ruffino e Vitale (Amandola FM - dal 1 al 12 settembre); lAbbazia di Santa Maria della Rocca (Offida AP dal 27 settembre al 19 ottobre); lAbbazia di SantElena (Serra San Quirico AN dal 25 ottobre al 16 novembre). Lesposizione ha spiegato Giuliani - cosi` sviluppata nel corso di questi mesi, e` stata pensata sia per i turisti, soprattutto durate il mese di agosto, che per gli studenti che potranno visitarla da settembre in poi. Oltre alla mostra, e` stata realizzata una pubblicazione, a disposizione nei luoghi dellitinerario. Sette le sezioni espositive che metteranno a fuoco alcuni aspetti peculiari del monachesimo: i luoghi; le caratteristiche generali; gli elementi costruttivi, planimetrici e tipologici che caratterizzano i complessi architettonici; gli apparati decorativi; la descrizione degli scriptoria, ambienti dedicati alla trascrizione della letteratura classica e cristiana e alla decorazione dei codici; il monachesimo al femminile e liconografia dei santi benedettini.