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15/07/2008

PESCA, LA REGIONE CHIEDE UN "FERMO RAGIONATO"

Ce` sostanziale accordo e convergenza di interessi fra Regione Marche e le associazioni dei ristoratori della provincia di Pesaro in vista delle decisioni che il ministro (domani si riunisce a Roma la Commissione Consultiva della Pesca), dovra` prendere per quanto riguarda il fermo biologico. Un incontro allinsegna della cordialita` e della soddisfazione sulle posizioni reciproche, quello di stamane in Regione fra il presidente Gian Mario Spacca e il vicepresidente Paolo Petrini, assessore alla Pesca e il direttore Confcommercio di Pesaro Amerigo Varotti, Alceo Rapa per Assoristoratori, Renato Pinto presidente della FIPE (Federazione pubblici esercizi della provincia di Pesaro) e Flavio Cerioni presidente del Consorzio Scirocco 36. Spacca ha rivendicato il pieno diritto della Regione Marche a difendere la sua autonomia in materia di pesca allo scopo di tutelare lintero comparto della pesca e soprattutto la filiera, che comprende Turismo e Ristorazione alla pari del Commercio. Petrini ha aggiunto poi, dati alla mano, che anche questanno le Marche tornano a proporre con forza diverse modifiche al sistema del fermo, che cosi` come viene applicato non tiene realmente conto dei principali fattori economici, tecnici e biologici. Al momento il fermo viene applicato con decreto dal 14 luglio al 12 agosto per il basso Adriatico e dal 4 agosto al 2 settembre per il medio, comprese le Marche. Larco stesso della durata, la scelta del periodo, luniversalita` della decisione che vede un blocco totale senza distinzioni ne` di razze ittiche ne` di dimensioni, tanto meno di sistemi di pesca, lascia forti dubbi sulla efficacia del fermo che secondo molti non avrebbe piu` significato. Sarebbe invece opportuno e su questo la Regione e` in pieno accordo con le associazioni convenute ripensare in termini scientifici ad unapplicazione piu` rigorosa del fermo lungo larco di tutto lanno e non solo di pochi mesi, in modo che si tenga conto del fatto che la mancanza del pesce fresco non possa diventare un handicap per alcune localita` turistiche. Inoltre un fermo ragionato sarebbe quello che non blocca indiscriminatamente tutta la pesca insieme favorendo rincari di prezzi e il commercio surgelato e dimportazione