Lattuazione del progetto di un rigassificatore al largo della costa marchigiana, proposto da Gaz de France avra` una ricaduta positiva sullintera economia regionale e quindi, pur con tutte le cautele del caso, loperazione si presenta di particolare interesse, proprio per le numerose sfaccettature che la caratterizzano. E` lopinione dellassessore regionale allEnergia, Gianni Giaccaglia, che commenta la decisione della Giunta regionale di ritenere compatibile la realizzazione dellimpianto con gli strumenti di pianificazione e programmazione della Regione.
Questo e` quanto, allunanimita`, la Giunta regionale ha riconosciuto evidenzia Giaccaglia - nella consapevolezza che durante lincontro in programma, a Roma, lunedi` 14 luglio, presso il ministero dello Sviluppo Economico, si dovra` necessariamente tener conto dellesigenza di raccordare il progetto con il quadro degli analoghi interventi da realizzarsi nellAdriatico. La Conferenza dei servizi, chiamata a esprimersi sul progetto preliminare presentato dalla Societa` Gaz de France, dovra`, infatti, analizzare dettagliatamente linsieme delle questioni progettuali che riguardano gli impianti sia a mare che a terra, cosi` come dovra` affrontare, in maniera approfondita, le tematiche inerenti tutti i possibili impatti del progetto, per garantire la massima sicurezza dellintervento. Ci sembra comunque evidente che il progetto della Societa` Gaz de France, che ha richiesto al Ministero lautorizzazione per costruire e gestire un terminale per la rigassificazione di gas naturale liquido, si faccia apprezzare per la qualita` degli interventi previsti. Vorrei in proposito ricordare che limpianto sara` collegato alla rete nazionale gas attraverso una condotta in parte sottomarina, in parte terrestre, da realizzarsi al largo della costa marchigiana, nel tratto tra Porto Recanati e Civitanova Marche. E` altrettanto evidente che la realizzazione del rigassificatore migliorera` in maniera significativa le condizioni di approvvigionamento energetico per il nostro sistema produttivo ma anche per i servizi pubblici regionali, come gli ospedali e le scuole.
|