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12/06/2008

RIDEFINITE LE AREE DESTINATE ALLA MARICOLTURA

E stata aggiornata la mappatura delle aree disponibili per lo sviluppo della maricoltura che, nelle Marche, si traduce essenzialmente nellallevamento di molluschi, per cui e` necessario il rilascio di concessioni demaniali marittime. La Regione, caso unico in Italia, si e` dotata sin dal 2005 di un Piano di regolamentazione del settore. Lo scopo dichiara il vice presidente e assessore alla Pesca, Paolo Petrini e` garantire uno sviluppo equilibrato della mitilicoltura in grado di integrarsi in maniera sostenibile con le altre realta` socio-economiche presenti, quali la pesca tradizionale, la navigazione e le attivita` diportistiche. Un Piano che finora ha funzionato ma, per motivi legati alla sicurezza della navigazione ed evidenziati dalle Capitanerie, si e` resa necessaria una revisione. Questa programmazione delle attivita` di concessione continua Petrini appare ancora piu` importante se si considerano gli incentivi provenienti dai fondi comunitari FEP per la pesca, i quali offrono un 40% di contributo a fondo perduto per investimenti su impianti e imbarcazioni nel settore dellacquacoltura. Di seguito le differenze rispetto alla zonizzazione precedente. Nel compartimento marittimo di Pesaro e` stata soppressa la zona appena a sud di Fano a causa della presenza di condutture sottomarine. Nel compartimento di Ancona, soppresse tutte le aree a nord di Falconara Marittima, principalmente per motivi di sicurezza legati allingresso al porto di Senigallia e per la presenza della raffineria Api, oltre che alla presenza di due grandi impianti di mitilicoltura gia` esistenti; ridotta di dimensioni la zona vicino allarea antistante la foce del Musone; traslata leggermente a sud, invece, la zona di fronte a Porto Recanati. Nel compartimento di San Benedetto del Tronto, e` stata dimezzata la zona dinanzi allabitato di Porto S. Elpidio a causa della presenza di condotte sottomarine; cancellata la zona prossima allimboccatura del porto di Porto S. Giorgio; ridotta di circa la meta` la zona tra Pedaso e Cupra Marittima a causa della presenza di una condotta sottomarina e della relativa piattaforma di perforazione; eliminata del tutto la zona di fronte a Grottammare sempre a causa di condotte sottomarine asservite a piattaforme; per compensare la riduzione di spazi utili in questo compartimento, e` stata individuata una nuova zona, collocata tra gli abitati di Porto S. Giorgio e Porto S. Elpidio. Nel complesso, a fronte di una superficie disponibile di circa 100 km quadrati della vecchia zonizzazione, ora si avra` una superficie di circa 81 kmq, che resta, comunque la massima possibile concessa dalle tre capitanerie. (s.g.)