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28/05/2008

PESCA: AL VIA I SEMINARI PER ILLUSTRARE LE NUOVE MISURE COMUNITARIE A SOSTEGNO DEL SETTORE

Al via venerdi` prossimo, 30 maggio, la serie di seminari informativi sulle opportunita` offerte dal FEP, il nuovo strumento comunitario a favore dello sviluppo sostenibile del settore della pesca e dellacquacoltura. Lappuntamento e` ad Ancona, alle ore 10, nella sede della Cooperativa Pescatori e Motopescherecci. Questi incontri - dichiara il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla Pesca, Paolo Petrini sono utili per raccogliere direttamente dalle marinerie e dalle loro associazioni, suggerimenti utili per programmare al meglio lutilizzo delle risorse. Lassociazionismo, le realta` territoriali e i loro rappresentanti pubblici e privati, sono i soggetti che la Regione intende coinvolgere da subito, prima della stesura dei bandi, perche` nel rapporto con il territorio e` insita la conoscenza delle problematiche e quindi la capacita` di prospettare e porre in essere misure adeguate alle necessita` rilevate. Dopo Ancona, gli altri seminari si svolgeranno a San Benedetto del Tronto (31 maggio, ore 10, presso lAssociazione Marinai dItalia), a Fano (6 giugno, ore 17, presso il Laboratorio di Biologia marina), a Civitanova Marche (7 giugno, ore 10, presso il Mercato ittico), a Porto San Giorgio (21 giugno, ore 9.30, presso la Sala riunioni Porto Peschereccio). Agli incontri sara` presente il vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Petrini. Il FEP (Fondo europeo per la pesca), sostituisce il precedente Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP), introducendo elementi di novita`. Il nuovo Fondo sara` amministrato dallo Stato e dalle Regioni; a queste spettera` la gestione della maggior parte delle misure (il 67% delle risorse complessive), ad eccezione di quelle relative alla flotta, di competenza del Governo centrale. I settori di interesse regionale riguardano leconomia ittica, tra cui lacquacoltura, la piccola pesca, la trasformazione e la commercializzazione, porti e luoghi di sbarco, le azioni collettive, la promozione. Alle Marche sono stati destinati oltre 22 milioni di euro per i prossimi 6 anni. Altre risorse, a gestione ministeriale, saranno erogate direttamente dallo Stato. Con il FEP spiega Petrini - e` possibile dare seguito alle politiche di valorizzazione del pescato, del trattamento dei prodotti, nellottica della qualita` e della sicurezza per la tutela del consumatore, allo sviluppo di progetti pilota per ridurre limpatto della pesca sugli habitat e sui fondali marini, affinando esperienze gia` maturate e migliorando la tecnologia. Nel settore dellacquacoltura, della trasformazione e commercializzazione, lintento e` quello di ridurre limpatto ambientale, di adottare pratiche di gestione ambientale e di sviluppare lacquacoltura biologica, accrescendo le competenze professionali tramite la formazione. Le misure per la flotta riguarderanno investimenti per le imbarcazioni: sara` possibile la sostituzione dei motori, per il miglioramento della sicurezza e delle condizioni a bordo ma anche per il risparmio energetico. Previsti piani di adeguamento dello sforzo di pesca, piani di gestione, sia per il disarmo che per il fermo temporaneo delle attivita` di pesca, e piani di interesse locale. Accanto poi a interventi gia` noti quali lincentivazione alla forma associativa, la realizzazione di barriere artificiali a protezione delle risorse acquatiche, gli investimenti nei porti per infrastrutture a servizio della pesca, viene proposto un nuovo metodo di intervento chiamato GAC - Gruppo dAzione Costiero. Il GAC continua Petrini - puo` diventare lelemento di forza, da cui partire per costruire un nuovo modello di sviluppo socio-economico integrato, da applicare al settore della pesca. Alla base di tale approccio deve esserci la stretta interrelazione tra le parti economico-sociali private e il settore pubblico, allo scopo di identificare le necessita` del territorio, per sviluppare una strategia di sviluppo integrata delle aree costiere.