La crisi Eridania - Sadam rappresenta uno degli argomenti prioritari della Giunta regionale. Nella consueta riunione settimanale lesecutivo ha nuovamente affrontato le problematiche legate allannunciata chiusura dello zuccherificio di Jesi. Gli assessori, allunanimita`, hanno ribadito la necessita` di un incontro con carattere di urgenza con la proprieta`, nella persona dellimprenditore Maccaferri di Bologna, per conoscere la strategia finale del Gruppo. Incontro gia` richiesto sabato dal presidente Gian Mario Spacca che piu` volte ha spiegato che leventuale cessazione delle attivita` dellazienda, annunciata allimprovviso e del tutto inaspettatamente, comporterebbe una seria emergenza occupazionale per il territorio e una difficolta` anche sul fronte dellapprovvigionamento energetico. La Giunta ha inoltre espresso la propria contrarieta` alla dismissione dello stabilimento nel 2008, al fine di assicurare la campagna bieticola dellanno in corso, per cui gli agricoltori si sono gia` impegnati. Si chiede, inoltre, fermamente, il rispetto degli accordi sottoscritti: laccordo del 1999 per Jesi e quello firmato lo scorso 27 luglio per la riconversione dello zuccherificio di Fermo, infatti, prevedono il mantenimento di una quota di produzione di zucchero, per le Marche, nello stabilimento di Jesi. Non manca un riferimento allattivita` della centrale Turbogas collegata allo zuccherificio jesino. Se le attivita` dello stabilimento cesseranno, anche per la Giunta regionale, sara` minato il patto relativo allautorizzazione della centrale: la Eridania Sadam, infatti, attualmente ha la licenza di produrre energia tramite la Turbogas.
La Giunta ha inoltre auspicato un impegno forte, nella sua stessa direzione, da parte del Ministero dellAgricoltura, dove domani e` fissato un nuovo incontro tra le parti. Alla riunione e` prevista la partecipazione del ministro Paolo De Castro e dellassessore regionale allAgricoltura Paolo Petrini che dovranno mediare tra le associazioni dei bieticoltori, la proprieta` Eridania - Sadam e i sindacati che tutelano gli interessi dei 170 dipendenti impiegati nellazienda jesina. Il termine ultimo, per lEridania Sadam, per decidere se ritirare la domanda di dismissione della quota incentivata dalla Comunita` europea, con circa 60 milioni di euro (oltre ai 30 milioni previsti per i bieticoltori), e` fissato al 31 gennaio. (c.p.)
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