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19/12/2007

PARTE IL PROGETTO “RADAR”, PER PROMUOVERE LE ENERGIE RINNOVABILI NELLE MARCHE - PETRINI: “METTEREMO A PUNTO UN MODELLO DI FILIERA AGROENERGETICA CHE COINVOLGERA` ATTORI LOCALI E CONSUMATORI”

Cresce il fabbisogno energetico delle Marche. Secondo i dati elaborati dalla Regione, tale fabbisogno passera` dagli attuali 8 mila a 10.267 gwh (gigawatt/ora) nel 2015. Questo se non si interviene per favorire il risparmio energetico, limpiego di energie rinnovabili e l `ecoefficienza energetica. Per consentire la realizzazione di questo scenario virtuoso occorre partire subito con progetti concreti sul territorio. E quanto si appresta a fare la Regione Marche Servizio Agricoltura, forestazione e pesca, in collaborazione con lagenzia regionale Societa` Sviluppo Marche (Svim) attraverso il progetto Radar (Raising Awareness on renewable energy - Developing Agro-eneRgetic chain models). Con questo progetto - spiega lassessore regionale allAgricoltura Paolo Petrini - ci proponiamo di promuovere laumento dellefficienza energetica, attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili e la limitazione dellimpiego delle risorse energetiche fossili. Inoltre vogliamo promuovere lo sviluppo sostenibile nelle aree coinvolte nel progetto, offrendo opportunita` di crescita economica ai sistemi produttivi locali. Attraverso la sperimentazione in unarea pilota verra` elaborato un modello di filiera agroenergetica che coinvolgera` amministratori locali, associazioni di categoria, operatori e cittadini, in un percorso che va dalla produzione di energia da prodotti agricoli (le cosiddette biomasse) fino al suo consumo. Aspetto cruciale del progetto, la dimensione europea: lUnione, che spinge in modo sempre piu` incisivo sulle rinnovabili, ha cofinanziato il progetto: Radar si colloca nel Programma europeo sulle Energie intelligenti ha spiegato questa mattina ad Ancona nel corso del seminario di lancio Francesco Marchesi, direttore generale Svim durera` due anni e disporra` di un budget complessivo di 865mila euro. Coinvolgera` 11 partner provenienti da 7 Paesi: oltre allItalia, Croazia, Gran Bretagna, Lettonia, Estonia, Svezia e Bulgaria, tra i quali avverranno scambi di competenze e di buone prassi, e visite di studio presso realta` di esperienza in questo settore. Nelle Marche, partner scientifico sara` lUniversita` Politecnica delle Marche. LAteneo mettera` infatti a disposizione la propria competenza: La Politecnica, malgrado sia una giovane universita` ha sottolineato il rettore Marco Pacetti si occupa di rinnovabili da oltre 30 anni. Abbiamo accumulato un bagaglio notevole, fatto di rapporti internazionali e risultati scientifici; in particolare, con la Facolta` di Agraria, abbiamo acquisito precise competenze agronomiche, con la coltivazione di specie per costruire la filiera energetica. Dunque, anche questa volta, rispondiamo con convinzione alla richiesta di collaborazione di Regione e Svim. Nel corso del seminario Cristina Martellini, dirigente del Servizio Agricoltura della Regione Marche, ha illustrato i dettagli del progetto e sono stati presentati i partner stranieri.