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29/10/2007

Missione a Gerusalemme - IL PRESIDENTE SPACCA INCONTRA SHIMON PERES. VISITA ALL’OSPEDALE DOVE SORGERA’ IL CENTRO DI EMATOLOGIA PEDIATRICA FINANZIATO DALLA REGIONE

Le Marche sono una grande Regione. Le Regioni non si misurano per la loro grandezza, ma sulla base della loro vivacita`, economica e culturale. Per la storia, per gli artisti, per la professionalita` di chi vi lavora. Anche per i loro medici. Con queste parole il presidente dello stato dIsraele Shimon Peres, ha accolto Gian Mario Spacca, oggi e domani a Gerusalemme per una missione umanitaria, che prevede la realizzazione del centro di emato-oncologia pediatrica presso lAugusta Victoria Hospita, struttura ospedaliera che opera nellarea di Gerusalemme est. Per questa struttura, che rientra in un progetto che fa capo al Centro Peres per la Pace, la Regione ha destinato 180 mila euro, attivati attraverso i canali di finanziamento della cooperazione allo sviluppo. Simbolica anche la localizzazione dellospedale, in cima al Monte degli Ulivi, teatro della Passione di Gesu` Cristo. Lincontro con Peres e` stato amichevole e concreto: si e` parlato del progetto, ma anche del suo sviluppo. Spacca ha detto che la Regione si impegna per altri 150 mila euro. Lidea sottolinea e` di mettere in rete tre ospedali: lHadassah Hospital (struttura allavanguardia, dove si operano anche trapianti, ndr), il Vittoria Augusta e il San Salvatore di Pesaro per realizzare un progetto avanzato di oncologia pediatrica. Israeliani e Palestinesi gia` collaborano allinterno di ONLUS, sostenute dalla comunita` internazionale, dove operano diversi Paesi. Questo tipo di progetti ha sottolineato Spacca sono particolarmente sentiti, perche` il terreno della salute e della cura e` tema che unisce e consente di superare qualunque ideologia, soprattutto quando e` in gioco la vita dei bambini. Per questo e` un percorso da condividere e far crescere. La Regione Marche sottolinea il presidente, che ha visitato anche lOspedale dove sorgera` il centro di Ematologia e` ugualmente interessata a far nascere strutture adeguate in loco: cio` consente di evitare faticosi trasferimenti, sia per i bambini che per le loro famiglie, oltre a farsi carico di costi rilevanti. Migliore la strada di formare professionisti che possono, a loro volta, aiutare la creazione di adeguate professionalita`. A questo proposito il San Salvatore di Pesaro ha formato 4 medici, 4 biologi, 4 infermieri da impegnare in particolare in Palestina e Marocco. Il San Salvatore non e` nuovo a iniziative di questo tipo: negli anni 2005-2006, sono stati curati 35 pazienti, tra adulti e bambini, di cui 12 palestinesi. Altri 40 palestinesi potrebbero ricevere le cure presso questa stessa struttura. Inoltre Il San Salvatore ha ottenuto circa 770 mila euro per ciascuno degli anni 2007, 2008, 2009, da destinare a questo tipo di progetti. (e.r.)