Attuare una gestione attiva sostenibile dei boschi e del comparto forestale, anche per garantire lo sviluppo del comparto stesso e prospettive occupazionali al settore. I boschi, tristemente protagonisti delle cronache di questi giorni fatte di incendi e piromani, svolgono importanti funzioni: da quella di protezione idrogeologica, a quella sanitaria mediante la depurazione di acqua e aria, da quella turistico ricreativa a quella naturalistica e scientifica. Per questo ci siamo recentemente dotati di una legge organica di disciplina e a breve adotteremo formalmente un specifico piano settoriale. Commenta cosi` Paolo Petrini, assessore allAgricoltura e Forestazione, la predisposizione della proposta del nuovo piano forestale regionale, presentata nei giorni scorsi allinterno del Servizio Agricoltura della Regione Marche. Alla ripresa dellattivita` istituzionale lo strumento di programmazione sara` poi sottoposto alla concertazione con le parti sociali.
Lobiettivo del Piano e` la gestione attiva sostenibile delle risorse forestali, per rilanciare, anche attraverso il sostegno pubblico, il comparto forestale e le funzioni delle foreste: protezione del suolo e delle acque, produzione di biomasse ad uso energetico e prodotti legnosi e non legnosi di pregio, paesaggio, ambiente, turismo ed educazione ambientale.
La selvicoltura e` riconosciuta dallo Stato non solo come attivita` produttiva economica, ma anche come elemento fondamentale per la salvaguardia ambientale del territorio continua Petrini.
Il Piano, per attuare il suo obiettivo, prevede dieci azioni chiave finalizzate allesaltazione delle funzioni pubbliche e private dei boschi. Particolare attenzione avranno gli interventi selvicolturali per la difesa della biodiversita` e dalle avversita` climatiche da parte delle foreste. A cio` si aggiungono interventi specifici di prevenzione degli incendi boschivi e di ricostituzione del potenziale silvicolo danneggiato da incendi e dissesti.
Per lattuazione delle azioni chiave il Piano definisce ben venti diverse tipologie di interventi pubblici forestali. Le azioni chiave si baseranno sulle analisi e le previsioni del Sistema Informativo Forestale Regionale (SIFR) e dei Piani di gestione forestali.
La bozza prevede altresi`, tra le sue azioni chiave, il sostegno agli enti locali delegati, alla gestione del Demanio forestale regionale, alla vivaistica forestale per lo sviluppo di produzioni di pregio fuori foresta, al Corpo Forestale dello Stato, allapprofondimento delle conoscenze sulla gestione dei boschi appenninici (progetto Codice forestale camaldolese cui la Regione Marche aderisce) e del Corso di laurea in Scienze forestali ed ambientali dellUniversita` Politecnica delle Marche.(f.b.)
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