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03/04/2007

SIMONE DE MAGISTRIS: “UN CUBISTA DEL SUO TEMPO” - VITTORIO SGARBI PRESENTA IN REGIONE LA MOSTRA CHE SI APRIRA' DOMANI A CALDAROLA

E per me un onore continuare gli studi sul manierismo e sullarte rinascimentale che hanno reso felice la mia giovinezza. Vittorio Sgarbi, curatore, insieme a Stefano Papetti, della mostra Simone De Magistris,un pittore visionario tra Lotto e El Greco che si inaugura domani, mercoledi` 5 aprile, a Caldarola, ha ricordato, nella conferenza stampa di presentazione, la sua antica frequentazione con le Marche; una frequentazione che gli ha consentito rinnovare interessi antichi e passioni recenti, offrendogli anche la possibilita` di studiare un pittore assolutamente originale. Simone De Magistris non e` affatto un minore, ma un pittore estremamente suggestivo che, se avesse lavorato a Roma, avrebbe avuto un successo pari almeno a quello del Cavalier DArpino, il maestro di Caravaggio. De Magistris - ha precisato - e` quasi cubista del suo tempo, un artista spericolato nello scomporre le forme: partendo dal Lotto, di cui e` stato allievo, arriva alle stesse deformazioni di El Greco, un Picasso ante litteram, con geometrie, allungamenti. scomposizioni dellimpianto e del disegno che saltano i procedimenti logici e mimetici. In questo senso e` un pittore astratto, dalla personalita` inconfondibile che, come i manieristi classici, non trasmette alcun sentimento devozionale . Da qui laccostamento spontaneo a El Greco, pittore coevo che ha lavorato a Roma, di cui saranno esposte in mostra sei opere, quattro provenienti da Ferrara. Sgarbi,che e` stato per quindici assessore alla cultura e sindaco di San Severino, ha ribadito il suo profondo legame con le Marche, una terra inesauribile di tesori artistici e di bellezze ambientali. Memore dei suoi studi sulla pittura veneta nelle Marche e al fine di rilanciare limmagine del capoluogo della regione, ha proposto di organizzare una mostra su Nicola dAncona,.un pittore straordinario, addirittura superiore a Carlo Crivelli. Lassessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, ha ringraziato Vittorio Sgarbi per cio` che sta facendo per la nostra regione, un testimonial eccezionale che valorizza anche talenti di arte contemporanea come Gino De Dominicis, in mostra attualmente a Milano e unopera la Calamita cosmica esposta proprio in Piazza del Duomo. Unidea spericolata- lha definita Sgarbi- ma unopera che fa diventare piccolo il Duomo e sembra fatta apposta per stare li`. Minardi ha poi sottolineato come Caldarola, piccolo centro di 2000 abitanti, diventi con questa mostra su De Magistris un paradigma di come da ogni piccola citta` si possa valorizzare lidentita` culturale delle Marche, avendo le potenzialita` e la capacita` di proiettarsi su una dimensione nazionale e sovranazionale. Lassessore si e` detto anche felice che la mostra sia stata pensata e realizzata in un territorio che 10 anni fa e` stato martoriato dal terremoto ed ha ricordato come la Regione Marche abbia impegnato molte risorse per recuperarne il patrimonio storico-architettonico .Un recupero rapido e allinsegna della qualita`; in tal senso Palazzo dei Cardinali Pallotta, sede della mostra, ne` e` un esempio validissimo. Quindi Minardi ha annunciato anche la programmazione regionale delle politiche culturali per i prossimi due anni che culmineranno nel 2008 con una grande mostra su Osvaldo Licini e nel 2009, ad Urbino, con una sulle opere da Giovanni Santi a Raffaello. Inoltre ce` la volonta`- ha detto Minardi- di valorizzare i giovani talenti dellarte visiva e fare di questa regione un luogo di incontro tra giovani artisti da tutto il mondo. Stefano Papetti, storico dellarte, si e` soffermato sul restauro di Palazzo Pallotta, antica residenza di Evangelista Pallotta, linfluente cardinale nato a Caldarola vicino a Sisto V e Prefetto della Fabbrica di San Pietro: Abbiamo restituito - ha detto Papetti - il suo originario ruolo di contenitore darte al Palazzo Pallotta che, alla fine del Cinquecento ospitava piu` di 400 opere di artisti, tra cui il Guercino, oggi disperse nei musei di tutto il mondo. Mancano soltanto le stupende tappezzerie di cuoio dorato. Dal restauro e` emerso che i fregi e le decorazioni della Stanza del Paradiso non sono di Simone De Magistris, come sembrerebbe logico, ma del pittore di San Ginesio, Domenico Malpiedi. Il vicepresidente della Regione, Luciano Agostini ha ribadito come questa operazione culturale rappresenti compiutamente una distribuzione di valore aggiunto attraverso il binomio turismo-cultura, perche` viene valorizzato e promosso non solo un grande evento ma tutto un territorio, ricco di arte, di natura , di sapori tipici. Un invito quindi a partire da Caldarola per viaggiare nelle Marche. Gli abitanti di Caldarola sono tutti coinvolti e impegnati per la buona riuscita di questo progetto al quale ci siamo dedicati da tre anni- ha detto il sindaco, Fabio Lambertucci- per rendere la cittadina accogliente a tutti i visitatori che sicuramente, grazie anche a Vittorio Sgarbi, si appassioneranno allarte e al ricco patrimonio culturale del nostro territorio e di questa regione. In mostra ottanta opere provenienti dai piu` importanti musei italiani, tra cui El Greco, Lorenzo Lotto, Pomarancio, Tintoretto, Federico Barocci, Durante Nobili, Andrea Lilli, Federico Zuccari, Cavalier DArpino. Per la prima volta, i visitatori sono invitati a esprimersi su unopera , proveniente dalla chiesa di SantAgostino a Narni, che Sgarbi attribuisce a Simone De Magistris. La mostra di Caldarola, che si inaugura ufficialmente domani alle ore 17.00, rimarra` aperta fino al 30 settembre.(Info: 0733.905529. www.simonedemagistris.it (s.p. ade)