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15/03/2007

Presentazione del francobollo delle Poste Italiane. ASCOLI PICENO FA BELLA BELLA MOSTRA DI SE’. SARA’ SEDE DELLA GIORNATA DELLE MARCHE. IL PRESIDENTE: LA PROCEDURA PER IL RICONOSCIMENTO DI PATRIMONIO DELL’UMANITA’ NON SI E’ MAI FERMATA

La Regione ha a cuore Ascoli Piceno, che questanno sara` la citta` simbolo nella III Edizione della Giornata delle Marche. Sara` la citta` dove si concentreranno le iniziative di maggior prestigio e che chiudera` le manifestazioni. Ascoli Piceno creera` un ponte ideale con il Canada, il Paese scelto per questa edizione. Unimpostazione questa, infatti, che si racchiude tutta nellimmagine del francobollo dedicato alle Marche, la cui emissione e` prevista per domani: raffigura un particolare del centro storico di Ascoli e del gruppo scultoreo dei Bronzi di Cartoceto-Pergola, che saranno oggetto di una grande mostra a Montreal a partire dal 6 luglio. Iniziative che questanno verranno sorrette anche da risorse di imprenditori privati, in particolare quel Francesco Bellini, ascolano, premiato nella giornata delle Marche dellanno scorso, che emigrato giovanissimo in Canada, e` diventato un importante imprenditore, mantenendo pero` forti legami con la sua citta` dorigine. Il presidente Gian Mario Spacca ha detto che la querelle aperta in seguito alla proposta di Loreto e Recanati - come patrimonio dellUnesco, fatta in occasione della recente visita di Rutelli - e che indebolirebbe la candidatura della citta` di Ascoli, non ha ragione dessere. Infatti la procedura per la richiesta di riconoscimento per il centro storico di Ascoli Piceno quale Patrimonio dellUmanita` e` avviata da tempo ed e` al lavoro un apposito Comitato tecnico-scientifico, che ha il compito di mettere in evidenza i caratteri di originalita` e unicita` del valore architettonico e ambientale della citta`. In particolare viene messo in evidenza luso rilevante del travertino nellarchitettura dei monumenti piu` significativi, caratteristica questa che risponde ai caratteri di unicita`, da evidenziare perche` la domanda venga presa in considerazione. Una procedura non semplice e anche lunga. Basti pensare che Urbino ha impiegato dieci anni per diventare sito Unesco, ha sottolineato. Ma lattenzione della Regione e` massima. Lo dimostra lintero percorso. A partire dal settembre del 2005, quando lidea fu lanciata nel corso di una visita ad Ascoli del sottosegretario Nicola Bono. Proposta recuperata dallesecutivo con delibera del 3.11.2005 (DGR n. 1327), con cui la giunta approva lo schema di protocollo di Intesa tra Regione-Comune di Ascoli-Provincia di Ascoli, individuando anche i due membri nel Comitato: la prof.ssa Maria Luisa Polichetti e il Prof Giuseppe Ciorra. Quindi il 16 gennaio 2006, il Protocollo e` stato firmato, presso il Comune di Ascoli, da tutti i soggetti Promotori. Del Comitato scientifico fanno parte altri membri: il presidente di tale comitato e` il direttore della Pinacoteca di Ascoli, Stefano Papetti, indicato dal comune, cosi` come larcheologa Pasquinucci. Le riunioni si tengono presso la sede comunale. La procedura prevede che, una volta terminato il suo lavoro, il Comitato inoltri il materiale al Ministero, che predispone un elenco per inviarlo allUNESCO. Come si vede, altra cosa sono i siti di Loreto e Recanati, interessanti per la Regione, con motivazioni, forti, ma diverse, che sono stati segnalate al Ministro dei beni culturali nella sua ultima visita.