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09/03/2007

INAUGURATA LA MOSTRA DEGLI ARTISTI MARCHIGIANI DEL XX SECOLO, MINARDI: "TRIBUTO A GRANDI PERSONALITA'"

Allinaugurazione alla Mole Vanvitelliana della mostra: I grandi marchigiani e larte italiana del XX secolo - curata da Armando Ginesi e promossa dalla Regione Marche, con la collaborazione della Provincia e del Comune di Ancona e dell'Associazione Marche-Russia - e` intervenuto lassessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi il quale ha ricordato che lesposizione, a Mosca, si e` svolta in concomitanza con un altro evento di respiro internazionale: il Mebel, la fiera del mobile. Unoccasione, come ha avuto modo di sottolineare lassessore Minardi, per dare risalto al connubio arte-prodotti marchigiani, conferendo a questi ultimi un valore aggiunto; elemento questo che e` compreso anche dai privati, i quali sempre di piu` decidono di investire in cultura. Non e` affatto provincialismo continua Minardi - organizzare una mostra dedicata agli artisti marchigiani del XX secolo, ma un tributo legittimo a grandi personalita` che, con la loro opera, contribuiscono a risaltare limmagine della nostra regione. Dal punto di vista artistico, le Marche sono uno specchio fedele delle principali correnti espressive che hanno percorso lEuropa e lItalia nel corso del secolo scorso; un paradigma completo, che grandi personalita` hanno interpretato e a volte anticipato: dal liberty di Adolfo de Carolis, fino alle produzioni piu` innovative, come larte elettronica o video arte di Mario Sasso; dallespressionismo di Scipione, di Pericle Fazzini, di Luigi Bartolini, alla poetica surreale di Osvaldo Licini, al Futurismo di Ivo Pannaggi e Umberto Peschi, al ritorno allordine di Anselmo Bucci e Quirino Ruggeri, alla Metafisica di Mario Tozzi, al Realismo visionario di Valeriano Trubbiani, all'Astrattismo informale di Edgardo Mannucci, all'astrazione lirica di Walter Valentini e di Eliseo Mattiacci, a quella cosmica di Arnaldo Pomodoro, fino allArte Concettuale di Gino De Dominicis, alla rappresentazione neo martiniana di Giuliano Vangi e alla Transavanguardia di Enzo Cucchi. (s.g. e se.pa.)