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27/02/2007

CENTRALE BIOMASSE DI SCHIEPPE, LA POSIZIONE DEL SERVIZIO AMBIENTE DELLA REGIONE

Le strutture tecniche del Servizio Ambiente Regionale stanno operando nel pieno e scrupoloso rispetto delle normative vigenti, Per cui si ritengono infondati gli esposti su presunte irregolarita` annunciati dai comitati locali: ce` un progetto presentato, il cui avvio parte da lontano, e ora sono in corso le diverse fasi di valutazione, che vengono realizzate dalle strutture tecniche del Servizio Ambiente nel rispetto rigoroso e puntuale del quadro vigente di legalita` e correttezza amministrativa. Non potendo esaminare nel dettaglio il testo del presunto esposto, ribadiamo serenamente le ragioni del parere di VIA, limitato alla prima delle tre fasi dellintero procedimento. Tale parere e` accompagnato da un sistema di prescrizioni molto impegnative per la ditta; prescrizioni, che ovviamente i comitati non citano mai nel piu` classico stile di chi agita la bandiera dellecomostro, disegnandoci sopra numeri e figure strumentalmente esasperate e nei fatti poco reali. Gli aspetti tecnici che vengono sollevati sono tutti noti e gia` ampiamente valutati nel merito. Saranno ulteriormente approfonditi in modo puntuale. e con il solito estremo rigore tecnico-scientifico, durante la conferenza dei servizi in avvio da giovedi` 1 marzo, per la seconda fase delle valutazioni. LArpam fornira` un ulteriore contributo chiaro e organico, come gia` fatto nelle fasi precedenti, e che nessuna struttura regionale ha sminuito o disatteso, tanto e` vero che, pur in forma sintetica, il decreto VIA assume e fa proprie le considerazioni prescrittive, suggerite dallArpam, sul monitoraggio di ogni tipo di emissione nellambiente. Infatti, per quanto riguarda lemissione di sostanze pericolose come le diossine e i furani, il parere ARPAM ipotizza concentrazioni molto basse rispetto ai valori limite auspicando solo leffettuazione di un monitoraggio post operam. Sullapprovvigionamento delle biomasse la documentazione fornita in sede di Valutazione di Impatto Ambientale era ed e` ampiamente sufficiente a risolvere tale problematica. In sede AIA la questione dovra` essere maggiormente dettagliata con ulteriore documentazione probante, ben oltre i dati ISTAT, che per altro, come qualsiasi avvocato dovrebbe sapere, si esprime per bollettini ufficiali e non al telefono o con pareri. Il problema di metalli pesanti sulle ceneri posto da ARPAM deriva da una indicazione generale che la Comunita` Europea ha fornito per impianti simili a quelli in esame su basi puramente teoriche ed ipotetiche: comunque sara` nostra cura approfondire quantitativamente la questione in sede di eventuale rilascio dellAutorizzazione Integrata Ambientale anche se lutilizzo del materiale presso le cementerie non e` condizionato dalla presenza di tale elemento. La Soprintendenza per i beni paesistici, che ha ricevuto ovviamente il decreto VIA, svolgera` come in tutti gli altri casi simili i compiti che la normativa le affida. Deve essere comunque precisato che nessun edificio di progetto va ad interessare lambito di tutela integrale del Rio Vergineto. A chiusura dellargomento ci sembra di potere affermare che il contesto allinterno del quale si inserisce la proposta di impianto ha gia` da tempo perso quei connotati di pregio che spesso vengono vantati. Infine, per quanto riguarda la valutazione dincidenza, il parere e` stato gia` dato ed ogni ulteriore eventuale precisazione emergera`, se del caso, nella fase amministrativa, che e` ora in corso. Ogni argomento tecnico e` stato e sara` valutato con ogni attenzione, sia a favore che contro la realizzazione della centrale; altri aspetti complessi di questa particolare situazione non entrano dal nostro punto di vista nel procedimento amministrativo, che il Servizio Ambiente Regionale sta correttamente e faticosamente conducendo.