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14/02/2007

Assemblea lavoratori ERSU in Regione - L’ASSESSORE PISTELLI: NESSUNA PRIVATIZZAZIONE: MAI PRESA IN CONSIDERAZIONE DALLA GIUNTA. GIUSTO APRIRE UN TAVOLO DI CONFRONTO PER CHIARIRE LE POSIZIONI. A BREVE INCONTRO CON L’ASSESSORE ASCOLI

Non ce` nessun tentativo in atto di privatizzazione degli ERSU. Piu` in generale, la giunta non ha alcuna intenzione di privatizzare quelli che considera Enti strumentali, cioe` bracci operativi dellAmministrazione, e gli ERSU fanno parte di questa categoria. Di conseguenza i lavoratori ERSU continueranno a essere personale regionale a tutti gli effetti, con la tutela del lavoro, garantita dal contratto degli enti locali. Cosi` lassessore Loredana Pistelli che ha partecipato allassemblea dei lavoratori ERSU, intervenuti numerosi per esprimere le loro preoccupazioni, anche attraverso le rappresentanze di CGIL, CISL, UIL. Lassessore ha ribadito che la giunta sta seguendo un percorso assolutamente trasparente, che va nella direzione della tutela del diritto allo studio, e, in questo senso gli ERSU rappresentano un punto di riferimento significativo e importante, perche` danno sicurezza alla comunita` degli studenti in primo luogo, fornendo i servizi necessari per garantire questo diritto. Ha invitato lassemblea a guardare serenamente al lavoro della giunta e ha ricordato limpegno del governo regionale per garantire un futuro allUniversita` di Urbino. Non e` nemmeno nelle intenzioni della giunta ha detto la Pistelli pensare a societa` miste, pubblico-privato, che era unaltra la preoccupazione degli intervenuti. Comunque ha detto lassessore e` certo che un ulteriore chiarimento e` opportuno. Mi faro`, quindi, portavoce in giunta di quanto emerso da questa assemblea. Molte risposte vi verranno date nellincontro che, a breve, avrete con lassessore Ugo Ascoli. La Pistelli ha anche chiarito liniziativa assunta di prevedere una comunicazione istituzionale sui tre quotidiani: proprio perche` ci siamo resi conto che si diffondevano allarmismi non giustificati, si e` ritenuto di garantire che ci fosse una comunicazione precisa e puntuale della giunta, per rispondere anche a chi, per ragioni solo politiche, pensava di montare un caso su fatti inesistenti. (e.r.)