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26/01/2007

CHIUSA LA TERZA CONFERENZA REGIONALE SULLA SICUREZZA

(Senigallia). Sono convinto che la percezione di insicurezza che caratterizza un quarto dei marchigiani potrebbe diminuire, se la politica e listituzione fossero costantemente presenti nei luoghi dove si consumano illeciti. Cosi il vicepresidente della giunta regionale, Luciano Agostini nelle considerazioni conclusive al termine della terza Conferenza regionale sulla sicurezza , tenutasi a Senigallia presso la Rotonda a Mare. E importante ha aggiunto- mantenere il livello di sicurezza che da anni ci descrive come isola felice, ma uscire dagli stereotipi e` doveroso per studiare e poter prevenire i fenomeni emergenti. Altrettanto importante, secondo il vicepresidente, e` che la politica, per comprendere i problemi reali e agire di conseguenza efficacemente sia piu` prossima ai cittadini e soprattutto ai luoghi frequentati dai giovani. Cosi` si potra` stringere maggiormente il rapporto con le istituzioni, formare nuove coscienze civiche e garantire ancora piu` coesione e protezione sociale. In questo senso e` sempre piu` strategico il ruolo degli enti locali, ai quali la Regione deve offrire attivita` di coordinamento e funzioni da tramite con lo Stato centrale. Quindi il vicepresidente ha evidenziato quanto sia cruciale per lavorare davvero a sistema, accrescere la cultura delle sicurezze e ampliare le relazioni e le forme di collaborazione con tutti soggetti e le categorie sociali, non solo con gli operatori del settore. A questo proposito il vicepresidente ha annunciato che il previsto rinnovo del Protocollo di intesa con il Ministero dellInterno sara` sottoscritto nei prossimi giorni a Roma. Agostini ha apprezzato lattenta partecipazione e il qualificato livello delle riflessioni delineate nel corso della Conferenza che senza dubbio segnera` un altro passo avanti nellintegrazione tra soggetti per le politiche di sicurezza, anche perche` partiamo da approfonditi elementi di analisi e studio che abbiamo cominciato a promuovere con lex presidente Vito DAmbrosio e formulato nel corso degli ultimi tre anni anche attraverso rilevazioni statistiche piu` puntuali e aggiornate. Una lettura quindi piu` che positiva- ha concluso Agostini- degli esiti di questa Terza conferenza, con un livello di interesse molto alto da parte dei tanti partecipanti, dimostrato nei diversi spunti emersi : la nuova legislazione sulla polizia locale, il disagio giovanile, la comunicazione della sicurezza da parte dei media, la riqualificazione delle citta`. Non mancano quindi le sollecitazioni e le proposte su cui riflettere e lavorare insieme, consapevoli di un impegno ancor piu` motivato dalla sensibilita` di coloro che hanno dato il loro contributo. Le conclusioni del vicepresidente erano state precedute dalle relazioni dei referenti della tavola rotonda e degli workshop svoltisi nella giornata di apertura. Roberto Oreficini Rosi ha riferito sulliter per lapprovazione della nuova legge regionale in materia di polizia locale che prevede la stesura di un documento da parte del Comitato tecnico: linee guida che porteranno ad un primo confronto istituzionale. Poi lUfficio legislativo predisporra` un articolato di legge sul quale si dovra` esprimere il Consiglio regionale con tutta probabilita` entro il 2007. Hanno poi riassunto i lavori degli workshop Ennio Pattarin su Mondo giovanile, Romualdo Montagna sulla riqualificazione urbana e Giovanni Boccia Artieri sulla stampa locale e sicurezza. E stato inoltre presentato da Luca Persia dellUniversita` La Sapienza di Roma, il progetto di sicurezza stradale per la riduzione degli incidenti mortali: ben 200 allanno nelle Marche. Il progetto comunitario, chiamato Safetynet, vede la Regione Marche, vincitrice del bando di concorso del Ministero dei Trasporti, unica in Italia a concorrere con luniversita` romana alla realizzazione sperimentale di centri per il monitoraggio nelle quattro province. La finalita` generale e` dimezzare il numero degli incidenti, sulla base della comprensione delle cause, la promozione della cultura della sicurezza stradale, lo studio delle localizzazioni dove avvengono gli incidenti ed arrivare quindi a contromisure efficaci. (ade)