Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
23/01/2007

DALLA FINANZIARIA NUOVE OPPORTUNITA` PER LA CULTURA

Quali opportunita` per la cultura regionale alla luce della recente Finanziaria? E` stato il tema di un incontro, svoltosi nella sede della Regione Marche, tra lassessore ai Beni e Attivita` Culturali, Luigi Minardi, e i principali rappresentanti istituzionali e dellassociazionismo culturale marchigiani, a cui ha preso parte anche lonorevole Massimo Vannucci, membro della commissione Bilancio della Camera. Un appuntamento molto importante, che si colloca nel solco degli incontri che si sono susseguiti a partire dal convegno di Fiastra. Questo incontro spiega lassessore Minardi - e` stato pensato proprio per fare il punto su cio` che si sta sviluppando a seguito di Fiastra e gia` si possono contare i primi risultati positivi: innanzitutto, la firma, lo scorso 18 gennaio, del protocollo dintesa tra quattro citta` (Fano, Jesi, Fermo e Ascoli Piceno), per un programma comune di attivita` tra i rispettivi teatri lirici; il primo febbraio saranno, invece, le associazioni Fano Jazz, Tam, e Ancona Jazz a presentare il loro consorzio CircuitoMarcheJazz; inoltre, e` in corso il progetto di regionalizzazione del Teatro Stabile delle Marche, volto, oltre che alla promozione di spettacoli di fascia alta, anche alla promozione di iniziative di formazione sul territorio e di iniziative che garantiscano la fruizione dei tanti teatri marchigiani, contenitori recuperati che ora vanno riempiti di unanima vitale. Lassessore Minardi ha parlato, poi, di obiettivi strategici, quali ,ad esempio, lappuntamento ad aprile con la conferenza programmatica sullo spettacolo dal vivo, per cui e` in corso uno studio approfondito dei bilanci della varie istituzioni regionali riconosciute dal ministero, in vista di possibili aggregazioni. Il discorso e` poi passato sulle risorse destinate alla cultura, sia a livello regionale, con la discussione in corso sul bilancio in cui si prevedono tagli del 15%, sia a livello nazionale. Di fronte a risorse limitate ha detto Minardi occorre farne un uso razionale. Per quanto riguarda i musei, anche in questo caso vanno favorite le reti museali organizzate a livello provinciale: Sono queste - ha precisato Minardi che vogliamo finanziare col DOCUP. Nelle Marche esistono circa 340 musei; la proposta dellassessore regionale alla Cultura e` quella di suddividerli in fasce sulla base di standard di qualita`. Alla valutazione e classificazione dovrebbero provvedere giovani figure professionali da assumere tramite selezione. In proposito, e` gia` stata fatta in passato una selezione per 38 unita`; a questa selezione si potrebbero attingere le figure disponibili ed eventualmente integrarle con altre per arrivare a un totale di 50. Sarebbe questa sostiene Minardi - unopportunita` di lavoro per molti giovani che contribuirebbe ad accrescere le loro competenze e a fornire loro strumenti per future iniziative anche di tipo imprenditoriale. Tre le altre proposte, liniziativa I giardini della memoria, un progetto di valore scientifico che richiede il coinvolgimento delle scuole e dellassociazionismo culturale, allo scopo di far riappropriare la popolazione su aspetti culturali del vissuto del `900: Lidea spiega lassessore alla Cultura e` di fare una storia dello sport delle citta` marchigiane, anche in vista della prossima Giornata delle Marche, il cui tema sara` proprio lo sport. Infine, una sperimentazione, che partira` dalla Galleria delle Marche di Urbino, per il rinnovamento dellimmagine museale attraverso la tecnologia: unesperienza da trasferire successivamente anche agli altri musei della regione. A questo proposito, lonorevole Vannucci ha parlato del Fondo nazionale per la competitivita` delle imprese che prevede proprio risorse per linnovazione tecnologica applicata ai beni culturali. Vannucci ha elencato anche le altre opportunita` offerte dalla Finanziaria, quali ad esempio il fondo Arcus (Arte Cultura Spettacolo) che fa capo al ministero dellEconomia, e ha inoltre ribadito come le Marche possano effettivamente concepire la cultura come elemento di sviluppo, insistendo molto sul rapporto pubblico privato e sullimportanza della presenza di figure della nostra regione nelle principali commissioni consultive nazionali. (s.g.)