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19/12/2006

Referendum Valmarecchia - IL PRESIDENTE RIFERISCE IN CONSIGLIO REGIONALE E ILLUSTRA PROTOCOLLO MARCHE- EMILIA-ROMAGNA

Un esito dalle indicazioni chiare, che non si presta a interpretazioni, quello uscito dal referendum di ieri nellAlta Valmarecchia. Una questione che verra` ora esaminata dal Ministero degli Interni che, entro 60 giorni, deve presentare un disegno di legge al Parlamento e acquisire parere obbligatorio dei Consigli regionali di Marche e Emilia-Romagna. Ma anche unoccasione per una riflessione piu` ampia, che riguarda le aree di confine di diverse regioni: ragion per cui e` indispensabile che si acquisisca un pronunciamento del Governo e del Parlamento su questa questione. Cosi` il presidente della giunta Gian Mario Spacca , che ha riferito oggi in Consiglio regionale, allindomani del voto referendario. Il Presidente ha detto che le Marche, proprio in virtu` della sua identita` al plurale, si trova ad essere in alcune zone piu` vicina allUmbria, in altre allAbruzzo, in altre ancora allEmilia-Romagna, appunto. E necessario lavorare perche` vi sia attenzione a tutto il territorio, per affermare una identita` comune, e` quello a cui si sta lavorando, senza cancellare le differenze. A questo proposito ha ricordato che non e` un caso che la prima uscita della giunta regionale della legislatura e` stata proprio in Valmarecchia, perche` avevamo percepito che cerano richieste, venivano segnalati problemi, e la nostra volonta` e` sempre stata quella di non sottovalutarne nessuno. Ha anche detto che, al di la` delle singole problematiche, ce` un humus culturale e amministrativo, che nel tempo ha avvicinato le popolazioni interessate al territorio della provincia di Rimini, distante pochi minuti. A meta` gennaio ha ricordato - Regione Marche, Regione Emilia Romagna, Provincia di Pesaro-Urbino e Provincia di Rimini, firmeranno un Protocollo, predisposto da tempo, che dopo aver sottolineato che una parte dellAlta Val Parecchia gravita prevalentemente per i rapporti di carattere economico, gestione dei bacini, servizi (in particolare sanitari e scolastici) e per le comunicazioni con il contiguo territorio riminese e cesenate, si e` maturata la necessita` di un coordinamento e integrazione, nel governo e nel territorio, tra le due Regioni, le Province, i Comuni, le Comunita` interessate, unesigenza che non puo` essere ricercata nel distacco istituzionale e amministrativo dei Comuni dellAlta Val Marecchia dalla Regione Marche e il loro passaggio allEmilia-Romagna. Nel Protocollo che il presidente ha illustrato - si fa riferimento a forme di collaborazione istituzionale, prevedendo specifici accordi tra amministrazioni. I temi principali sono diversi. Quelli della Sanita` con accordi tra zona 1 di Pesaro e Asl di Rimini, individuando lospedale di Rimini come riferimento per la popolazione residente nei Comuni dellAlta Val Marecchia, con accordi di fornitura e in particolare per lemergenza-urgenza. Anche, stipula di un accordo di confine tra le due Regioni sulla mobilita` sanitaria, attivando anche un CUP integrato. Ci sono poi i temi relativi allassetto del territorio e infrastrutture, attraverso lintegrazione-adeguamento dei Piani territoriali di coordinamento delle Province con apposite misure per la Valmarecchia e il suo sviluppo. Interventi sulla SS 258; collegamento stradale tra lAlta Valmarecchia e la Valle del Savio (e 45); miglioramento collegamenti tra la SS 258 e lA/14, in riferimento ai due caselli di Rimini nord e Rimini sud, sia con la realizzazione di un nuovo casello autostradale allinterconnessione tra A/14 e Marecchiese o di svincolo sulla complanare di Rimini in corso di progettazione; cablaggio di tutta larea. Tutela dellambiente e valorizzazione delle risorse naturali, altro tema significativo, che prevede diversi interventi: dal progetto interregionale in materia di disciplina del ciclo integrato delle acque, alla regimazione del fiume Marecchia, alla gestione unitaria dei servizi di smaltimento e recupero dei rifiuti solidi urbani. Ambito di tutela interregionale del Marecchia; valorizzazione dellAppennino; attenzione al territorio montano, in particolare sul fronte del dissesto idrogeologico; disciplina delle attivita` di manutenzione del fiume Marecchia, anche per il prelievo di materiale litoide. Sviluppo e valorizzazione delle risorse turistiche e culturali, favorendo elementi di coordinamento (inserimento comuni della Valmarecchia nel sistema turistico della Provincia di Rimini, ad esempio), creando reti di beni culturali e di eventi. Per dare attuazione al Protocollo si prevede listituzione di una Conferenza delle Autonomie della Valmarecchia, con modalita` definite da un apposito allegato al Protocollo, che definisce: composizione, compiti, ufficio di presidenza, commissioni, modalita` di convocazione. (e.r.)