La Giunta regionale ha approvato, su iniziativa dellassessore alla Pesca marittima Paolo Petrini, la proposta di legge Modifiche alla legge regionale 13 maggio 2004 n. 11 recante `Norme in materia di pesca marittima e acquacoltura. Il nuovo testo, spiega Petrini, rinforza la competenza regionale in materia, adeguando la legislazione alle esigenze degli operatori del settore.
La legge regionale 13 maggio 2004, n. 11 `Norme in materia di pesca marittima e acquicoltura- spiega Petrini - si e` dimostrata una buona legge:la sentenza della Corte Costituzionale n. 213 del 2006, pronunciata a seguito di impugnativa per incostituzionalita` promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2004, ne ha eccepito un solo punto: quello concernente la quantificazione e la riscossione ad opera della Regione dei canoni demaniali dovuti per lesercizio nelle acque territoriali dellattivita` di acquacoltura. La Corte ha ribadito il potere dominicale dello Stato; tutte le altre eccezioni di incostituzionalita` sono state ritenute non fondate, nonostante il tentativo dello Stato di riappropriarsi delle funzioni, a discapito del quadro costituzionale vigente.
La necessita` di adeguare la legge alla sentenza ha pertanto rappresentato loccasione- precisa lassessore - per apportare correttivi minimi, ma fondamentali, che consentiranno alla Regione di disciplinare al meglio nuovi ambiti di intervento, in particolare quello dellittiturismo; da qui la previsione della possibilita` di esercitare lattivita` ittituristica non solo nellalloggio di proprieta` dellimprenditore, ma anche in altre strutture in disponibilita` del medesimo; la subordinazione dellesercizio dellattivita` al rilascio dellautorizzazione da parte del Comune competente; il rinvio a successivo atto per la definizione di modalita`, termini di rilascio, sospensione e revoca dellautorizzazione allesercizio dellattivita`". (s.p.)
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