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27/11/2006

“60 ANNI DI STORIA ITALIANA CON LE DONNE” RACCONTATI AL CONVEGNO DI ANCONA

Una giornata di festa per rievocare lanniversario del diritto di voto alle donne: questa lintenzione che ha animato il convegno 1946-2006: 60 anni di storia italiana con le donne che si tenuto oggi presso il Salone della Loggia dei Mercanti di Ancona. LAssessorato regionale alle Pari Opportunita`, presieduto da Loredana Pistelli, insieme con le Consigliere regionali, il Consiglio regionale e la Commissione per le Pari Opportunita` della Regione Marche, hanno voluto raccontare una storia lunga 60 anni, dal primo voto rosa della democrazia italiana ai giorni nostri, attraverso figure femminili tra le piu` significative della politica nazionale e regionale di questi 12 lustri. Esperienze e storia dei movimenti femminili che hanno reso le donne, gradualmente, tra lotte e successi, sempre piu` sicure e autonome, e soprattutto consapevoli delle proprie capacita` e possibilita`. Fino ai nostri giorni analizzati dai tanti relatori intervenuti che hanno focalizzato la situazione attuale e rivolto uno sguardo al futuro delineando nuove prospettive con proposte e progetti. Presentati poi un dvd e il libro Percorsi infranti di Marco Severini che rivisitano con immagini e fatti la storia politica delle donne nel `900. Nel suo saluto, il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, ha ricordato quanto sia doveroso celebrare una data che segna un passaggio epocale per la comunita` intera: nel 2 giugno del 46, infatti, col voto alle donne sono stati affermati i diritti della persona recuperando una situazione che era inaccettabile. Oggi, in una societa` in trasformazione veloce, le donne sono le vere protagoniste della democrazia con la loro intelligenza, sensibilita` e capacita` organizzativa. Ancora tante le conquiste da raggiungere, occorre lavorare sui centri vitali della nostra cultura per permettere maggiore protagonismo femminile a vantaggio della vita comunitaria intera, ha auspicato Spacca. E sempre da protagoniste, ha proposto il Presidente, le donne devono entrare con iniziative che le coinvolgano nella regione euroadriatica costruita e fortemente sostenuta dal governo regionale. Nei programmi di questo governo uno dei punti prioritari e` lintegrazione adriatica: la regione euroadriatica e` stata possibile anche grazie al contributo delle amministratrici donne che vivono dallaltra sponda dellAdriatico. Oggi, da questa sede, auspichiamo per il 2007 anno europeo delle pari opportunita`, la realizzazione di nuovi progetti, oltre a quelli che gia` esistono, affidati alle donne. La realizzazione di progetti per le donne che favoriscano la diffusione e lo scambio delle politiche di pari opportunita` nellambito della regione euroadriatica e` stato un concetto ribadito dallassessore Pistelli, che ha aggiunto: Ce` una volonta` nuova di partecipazione femminile, occorre quindi permettere a tutte le donne di esprimere le loro capacita` e potenzialita`. Non sempre la politica facilita tale percorso. Nonostante le conquiste, la presenza femminile nelle istituzioni e` ancora molto scarsa. Questo priva il processo decisionale di un contributo essenziale, sintetizzabile, anche se non in maniera esaustiva, nella capacita` di saper ascoltare, di saper mediare tra le diversita` e nellaver cura delle relazioni; capacita` oggi piu` che mai necessarie data la pluralita` di voci e istanze provenienti dalla societa` civile. Lassessore, nel corso del suo intervento, ha delineato la storia delle donne che, entrando nella vita pubblica hanno permesso il nascere compiuto della democrazia. Ed e` giusto ricordare che il cammino delle donne per il diritto al voto nasce prima di sessantanni fa con figure come Margaret Brent in America, Olympe De Gouges in Francia, Anna Maria Mozzoni in Italia. Dobbiamo far tesoro della memoria della storia delle donne. Le donne della mia generazione - ha concluso Pistelli hanno la grande responsabilita` di trasmettere nelle mani delle piu` giovani la memoria della storia del genere femminile, quella per i diritti, la parita`, le liberta` ma anche quella degli insuccessi. Come per un popolo e per un Paese, anche per le donne la memoria va coltivata e svelata, per mettere in grado le piu` giovani di riconoscerne gli errori e di evitarli, di leggerne i limiti e di provare a superarli, di imparare quando ce` da imparare. Al convegno sono intervenuti poi Stefania Ragnetti, assessore al Comune di Ancona in rappresentanza del sindaco Sturani; Raffaele Bucciarelli, Presidente del Consiglio regionale, la consigliera Stefania Benfatti che ha moderato gli interventi; la parlamentare europea Luciana Sbarbati; Marisa Rodano dellUnione donne italiane; Marco Severini docente delluniversita` di Macerata; Malgari Amadei, prima consigliera regionale; Silvana Amati, prima presidente del Consiglio regionale; Diana Cesarini della direzione della sottosegretaria di Stato alle Pari opportunita`. In molti hanno partecipato ai lavori, come il sottosegretario Pietro Colonnella, la senatrice Marina Magistrali, le consigliere regionali Graziella Cariaci, Sara Giannini, Katia Mammoli, Adriana Mollaroli, Rosalba Ortensi, Franca Romagnoli, Adriana Celestini, presidente della Commissione per le Pari Opportunita` - Regione Marche.