Si svolgera` il 9 e 10 novembre 2006, allHotel Excelsior La Fonte di Portonovo (AN), il convegno finale del progetto comunitario Cadsealand. Il convegno, organizzato dal capoprogetto CINFAI di Camerino (National Consortium of Universities for the Physics of Atmospheres and Hydrospheres), vede la Regione Marche partner di questo progetto comunitario insieme con altri 10 partner italiani, greci e rumeni.
Il tema generale del progetto comunitario Cadsealand e` linterazione terra-mare che si sviluppa lungo quella sottile linea di demarcazione che separa due mondi da sempre in un equilibrio, divenuto un tema di grande attualita`, vista la forte urbanizzazione della fascia litoranea.
Il convegno e` articolato in due giornate: nella prima, in mattinata, interverranno gli amministratori pubblici statali, regionali, tra cui gli assessori ai Lavori Pubblici, Gianluca Carrabs, e allAmbiente, Marco Amagliani, amministratori provinciali e il segretario del Dipartimento delle Acque del Ministero dellAmbiente della Romania, Ruxandra Balaiet, e, da Dresda (Germania), il rappresentante del J.T.S. - CADSES Joint Secretariat, Ufficio della Comunita` Europea che coordina tutti i progetti INTERREG in Europa nella zona CADSES; nel pomeriggio interverranno i project manager con relazioni dedicate al monitoraggio delle coste con osservazione dallo spazio, al rischio costiero, alla conservazione dei territori costieri e allesperienza vissuta con il programma comunitario INTERREG IIIB.
Nella giornata di venerdi` 10 presenteranno i risultati di singoli progetti i partners del progetto Cadsealand e saranno trattati i temi del trasporto solido e del ripascimento, i metodi di monitoraggio marini, i sistemi informativi dedicati alla difesa della costa, unesperienza pilota di studio di erosione costiera, la vulnerabilita` delle acque di falda in prossimita` della costa.
La Regione Marche ospitera` dunque i lavori conclusivi di un progetto comunitario che vede i temi regionali inquadrati in un sistema di confronto e di partenariato di studi sia nazionali che internazionali, nellapplicazione di un metodo che deve necessariamente dover inquadrare le problematiche di difesa del suolo in una scala sia europea, di tipo territoriale, che mondiale dal punto di vista della meteorologia e dei fenomeni naturali.
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