Il nuovo Piano regionale parte dalla consapevolezza del buon livello del Welfare regionale. Infatti tutti gli studi pongono il sistema Marche ai vertici nazionali. E necessario pero` adeguare lofferta alle nuove domande che vengono dai cittadini.
Questa limpostazione data dal Presidente Gian Mario Spacca e dallassessore alla Sanita` Almerino Mezzolani, nel corso di una conferenza stampa.
Entrambi hanno sottolineato che il lavoro che si sta facendo ha come punto di riferimento tre documenti:
- il programma di governo della legislatura
- le indicazioni della giunta del 31 luglio 2006
- il documento Piano per la salute regionale 2007-2009, base dellintervento dellassessore nella riunione della maggioranza di ieri.
Documenti ampiamente da tutte le forze politiche della maggioranza.
ALCUNI CONTENUTI - Non cambiera` limpianto organizzativo, che resta incentrato sullunica ASUR.
Idea forza del nuovo Piano e` una piu` forte lintegrazione socio-sanitaria: in questa logica il territorio e` determinante nellofferta di servizi di qualita`.
Il punto di riferimento del Piano e` il cittadino con i suoi bisogni. Equita`, universalita`, appropriatezza, i criteri che si seguiranno.
Bisogni che cambiano perche` cambia la realta` di riferimento: in questo momento, il problema degli anziani e` il piu` sentito, in una Regione che ha la media di vita piu` alta. Si lavorera` per ridurre i tempi di attesa. I servizi di pronto soccorso saranno riservati ai casi di effettiva urgenza e gravita`.
I TEMPI Entro la fine dellanno, il Piano sara` approvato dalla giunta e, entro giugno, dal Consiglio regionale.
RISORSE La Regione ha assicurato tutto il pacchetto Welfare anche nellultimo bilancio: le risorse non sono diminuite, nonostante una riduzione complessiva delle stesse, ma incrementate per quanto riguarda i servizi sociali.
Molto, comunque, dipendera` dalla riunione romana dell8 e 9 novembre dove sara` affrontato il tema del riparto tra Regioni, e le Marche chiederanno unattenzione particolare per il loro modello basato, appunto, sulla difesa della politica del Welfare.
NOMINE Definiti i principi, sono necessarie professionalita` adeguate per dar loro forma. In questo contesto, e` stato precisato, le scelte verranno fatte in assoluta autonomia, seguendo criteri rigorosamente professionali, senza rispondere a pressioni di nessun tipo, tanto meno politiche.
E stato anche sottolineato che non e` prevista alcuna proroga per la nomina dei vertici delle diverse strutture. (e.r.)
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