La Cina e` una grande opportunita` di sviluppo e levento Canton offre un contributo significativo per rafforzare i legami che la Regione Marche da tempo ha instaurato con questo Paese. Oggi appare chiaro a tutti quanto la Cina sia una occasione di crescita economica, piu` che una minaccia. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, alla vigilia dellapertura della Fiera internazionale delle piccole e medie imprese di Canton.
I rapporti istituzionali e commerciali tra le Marche e la Cina non nascono, infatti, oggi. Alla grande missione istituzionale e daffari guidata da Romano Prodi, la nostra regione giunge dopo un lungo percorso, che ha visto fianco a fianco imprese e regioni.
Dalla terra che ha dato i natali a padre Matteo Ricci e` normale una forte attenzione per il mondo cinese osserva il Presidente Gian Mario Spacca sin dallinizio degli anni Ottanta la Regione ha promosso relazioni istituzionali e commerciali per sostenere i primi lungimiranti imprenditori verso quello che stava divenendo il piu` grande mercato del mondo.
Nel 1986 poi prosegue Spacca anticipando i tempi e` stato siglato un accordo pionieristico con la Provincia dello Shandong. Allora il quadro costituzionale era diverso, le Regioni erano meno autonome di oggi e il governo centrale contrasto` quelliniziativa. A distanza di venti anni quel genere di accordi sono ormai la normalita`.
Gli anni Novanta sono stati quelli del consolidamento della presenza commerciale delle imprese marchigiane e dellavvio dei primi investimenti diretti, con la nascita di poli produttivi in loco, specie nella meccanica e nel trasferimento tecnologico.
Nel 1996 ricorda il Presidente la Regione, insieme a Cosmob e Scam - i centri servizi dei distretti del mobile e della calzatura - hanno avviato rapporti con la municipalita` di Shanghai che hanno poi portato alla realizzazione di iniziative congiunte nella distribuzione.
Nel 1998 il presidente Spacca firma un protocollo dintesa tra la municipalita` di Shangahi e la Regione Marche.
Sul finire degli anni Novanta la strategia regionale diplomatico-commerciale diventa ancor piu` serrata e a Shanghai, in collaborazione con lIstituto per il Commercio Estero, viene attivata una vera e propria antenna marchigiana per offrire servizi alle imprese che volessero avviare relazioni con questo mercato che presentava difficolta` considerevoli. E` di questo periodo la visita ufficiale dellambasciatore Chen Wen Dong nella Regione Marche.
Lesperienza accumulata e le conoscenze maturate hanno fatto si che la Regione Marche diventasse, nel 2001, coordinatrice delle Regioni italiane per le politiche di internazionalizzazione verso la Cina. Grazie a questo incarico, la nostra e` stata lunica Regione che ha preso parte alla missione del 2002 guidata dallallora ministro Marzano e come quella di questi giorni promossa da ABI, Confindustria ed ICE - finalizzata alla preparazione dei giochi olimpici Pechino 2008.
Unesperienza beneaugurante ricorda Spacca, che in qualita` di rappresentante delle Regioni aveva accompagnato il Ministro in tutti gli incontri con le istituzioni locali visto che il primo accordo aziendale italo-cinese, sottoscritto sulla scia di Pechino 2008, vide come protagonista unimpresa marchigiana: la FIAMM dellattuale presidente della Confindustria Marche, Federico Vitali.
La strategia perseguita dalla Regione ha costantemente richiamato lattenzione degli interlocutori cinesi sulla necessita` di specifiche politiche di sostegno congiunte a favore delle piccole e medie imprese, che piu` delle altre incontrano difficolta` nel processo di internazionalizzazione, specie nella fase dellinvestimento.
Le imprese locali prosegue Spacca - non sono piu` solo esportatori, ma strutture capaci di processi di internazionalizzazione significativi che vedono crescere la loro forza, sia localmente sia in nuovi mercati come quello cinese. Ma attenzione, occorre non dimenticare che in Cina, piu` che altrove, la continuita` nei rapporti rappresenta una variabile da cui dipendono le possibilita` di successo.
Inoltre ce` da considerare che ingenti fluissi dinvestimento partono dal gigante asiatico verso Europa e Stati Uniti. Per cui diventa importante anche la capacita` di attrarre investimenti diretti nel nostro territorio. In questa direzione vanno il sostegno dato dalla Regione ai Master in relazioni internazionali Italia-Cina delle Universita` marchigiane e le iniziative dellAssessorato alle attivita` produttive. Nel novembre 2005, infatti, lassessore Giaccaglia e` stato ricevuto allambasciata cinese per un colloquio con il responsabile per i rapporti economici bilaterali Italia-Cina, Mr Tang.
Le relazioni con il grande paese asiatico conclude Spacca - si basano su una strategia di lungo periodo: da quasi ventanni le Marche tessono una tela diplomatico - commerciale che ha dato buoni frutti, vista anche la quantita` di investimenti diretti e partecipazioni finanziarie realizzati da operatori economici marchigiani. (f.b.)
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