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31/07/2006

POLITICHE COMUNITARIE. INCONTRO TRA GIUNTA E EUROPARLAMENTARE SBARBATI

Incontro della giunta regionale con lon. Luciana Sbarbati per definire un metodo che aiuti le Marche a lavorare meglio con le politiche comunitarie e a intercettare le risorse europee. Si e` deciso di rafforzare la relazionalita` tra Regione Marche con i suoi Servizi, lon. Sbarbati e lUfficio di Bruxelles. Si terranno riunioni periodiche per fare il punto della situazione e due funzionari - uno della Regione e laltro dalla segreteria dellon Sbarbati manterranno un dialogo costante. Molte delle risorse comunitarie assegnate ai singoli Stati vengono attribuite sulla base di Progetti: ecco perche` e` importante non farsi trovare impreparati quando, in sede di commissione bilancio a Bruxelles, vengono destinate le risorse. Lon. Sbarbati ha dato la sua piena disponibilita`, sottolineando come sia anche necessaria la fase della formazione di giovani, neo-laureati, in grado di fare esperienza a Bruxelles: a questo proposito il presidente Spacca ha suggerito di percorrere la strada di stagisti anche con laiuto degli Istituti di credito. In apertura della riunione, il presidente ha ricordato che e` necessario cogliere al meglio le opportunita` che offre il nuovo periodo di programmazione che si sta aprendo, il periodo 2007-2013, non perdendo alcuna occasione per aumentare le nostre performance in materia economica e dei servizi. A questo proposito ha ricordato le tre aree di interesse: agricoltura, trasporti, innovazione. Presso il Servizio Agricoltura si sta lavorando alla definizione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale (PSR), che dovra` fare tesoro dellesperienza passata, introducendo pero` le necessarie modifiche per rendere lo strumento piu` legato alle esigenze dellimpresa agricola (particolare attenzione al rapporto agricoltura-ambiente, crescita occupazione aree rurali). Cosi` come il Servizio Politiche comunitarie sta elaborando una proposta di documento strategico regionale per la Programmazione dei Fondi Comunitari 2007-2013, che dovra` utilizzare le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo regionale (FERSR), del Fondo Sociale europeo (FSE) e del Fondo di coesione e che dovra` muoversi lungo le direttrici individuate dallUE: rendere lEuropa e le singole regioni piu` competitive, promuovere linnovazione, creare nuovi posti di lavoro. Lassessore alle politiche comunitarie e allagricoltura Paolo Petrini ha ricordato come lItalia sia strutturalmente in ritardo sul lavoro di definizione del documento di riferimento per questo nuovo periodo, oltre a essere il Paese con il minore trasferimento pro-capite delle risorse europee. Una situazione che va corretta e quindi occorre rafforzare metodo di lavoro e capacita` progettuale: su questo secondo aspetto sara` importante la collaborazione della Svim con il governo regionale. (e.r.)