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18/07/2006

AERDORICA, SPACCA E PISTELLI REPLICANO AI SOCI PRIVATI

La richiesta dei soci privati di Aerdorica e` inaccettabile, se finalizzata al semplice ripiano dei debiti, accumulati - tra laltro - non per responsabilita` della Regione Marche. Se invece lobiettivo e` quello di un rilancio dello scalo dorico, la loro sollecitazione e` fuori luogo, in quanto la Regione e` gia` impegnata in questa direzione, con una disponibilita` di risorse economiche significative, pari, complessivamente, a 8 milioni di euro: lo afferma il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, che interviene in merito alle considerazioni formulate dai soci privati dellAerdorica. Lassessore alle Infrastrutture, Loredana Pistelli, sottolinea inoltre che la strada che stanno delineando sembra quella dellassistenza pubblica. Ma un semplice ripiano delle passivita`, oltre a non risolvere i problemi, contrasta con la normativa comunitaria vigente e risulta di corto respiro rispetto alle potenzialita` inespresse della struttura aeroportuale. La Regione comunque, anche sul piano delle risorse finanziarie, ha fatto la propria parte e la fara` ancora. I privati sembrano dimenticare che la Regione, con lultimo aumento di capitale, ha rilevato quote non sottoscritte da altri soci, portando la propria presenza al 27 per cento del capitale sociale. E` anche lunico socio che ha manifestato la disponibilita` a investire nuove risorse, predisponendo atti amministrativi e legislativi che vanno in questa direzione, dopo che e` stata definita una strategia di consolidamento finanziario e di rilancio attraverso un piano industriale che affida competenze e responsabilita` in maniera chiara e precisa. E` evidente, allora, che, con il 47 per cento della s.p.a. i privatati hanno la maggiore responsabilita` delle passivita` accumulate in questi anni, perche` hanno gestito lAeroporto attraverso un Patto di sindacato che ha unito lAerdorica, la Camera di commercio, i Comuni di Ancona e Senigallia. Una gestione che ha registrato un pesante passivo, del quale la Regione non ha responsabilita`. Diventa, quindi, incomprensibile la presa di posizione dei soci privati contro la Regione, quando, tra laltro, sta arrivando a conclusione la ricerca di nuove professionalita` da utilizzare nellambito del riassetto organizzativo della stessa societa`. Quindi, definita la necessita` di un riassetto organizzativo e destinati 8 milioni di euro allo sviluppo dellAeroporto, dopo aver stanziato 1 milione nellaumento di capitale 2004, e` la Regione afferma Spacca - a chiedere un impegno rigoroso e responsabile a tutti i soggetti che sono interessati al rilancio dellAeroporto delle Marche e, in primo luogo, ai privati E` impensabile, infatti, un modello societario che si possa reggere solo con contributi pubblici. Sarebbe fortissimo il rischio di infrangere le normative europee sugli aiuti di stato, con la possibilita` di incorrere in procedure di infrazione che vanificherebbero ogni strategia finanziaria.