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14/07/2006

PRESENTATA LA CARTA DELLA VEGETAZIONE PER LA RETE ECOLOGICA REGIONALE - AMAGLIANI: "SIA LA CARTA DELLA VEGETAZIONE CHE LO STESSO PEAR RISPONDONO ALL'ESIGENZA DI TUTELA DEL TERRITORIO E DELLA BIODIVERSITA'"

Il lavoro presentato questa mattina e` un ulteriore passo avanti sulla strada della costruzione della Rete ecologica regionale. Con queste parole lassessore regionale allAmbiente, Marco Amagliani, ha aperto il seminario di presentazione della Carta della vegetazione per la Rete ecologica regionale, organizzato ad Ancona, nella Aula Verde di Palazzo Leopardi, sede istituzionale della Regione Marche. Presenti ai saluti anche il rettore dellUniversita` Politecnica delle Marche, Marco Pacetti, il direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali dellUniversita` di Camerino, Carlo Renieri, e il professor Stefano Papa, preside della Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dellUniversita` di Urbino: rappresentanti dei tre atenei marchigiani che hanno collaborato alla realizzazione della Carta. E da tempo ha continuato Amagliani che la Regione dedica il proprio tempo e risorse a questa materia. In questi tempi di ristrettezze economiche non e` facile ottenere finanziamenti per studi di questo genere ma lobiettivo e` di estrema rilevanza: la conoscenza piu` approfondita del nostro territorio. La necessita` da parte della Regione Marche di dotarsi di una Carta della vegetazione nasce a seguito del processo avviato per la definizione della Rete ecologica regionale, da cui si e` evidenziata una carenza di strumenti cartografici di base in grado di descrivere un quadro conoscitivo, finora inesistente, relativo alle coperture vegetali su tutto il territorio regionale. A tale scopo e` stata commissionata alle tre universita` regionali la redazione di una banca dati da cui e` stato possibile ricavare alcune carte tematiche che sono il presupposto per la definizione della Rete ecologica e nel complesso rappresentano una base fondamentale per pianificare e progettare interventi in maniera piu` cosciente. Quando si parla di sviluppo sostenibile dichiara Amagliani occorre infatti scegliere modalita` dazione e luoghi adatti dove poter trasformare il territorio con il minor danno per lambiente. La cartografia di cui si e` dotata la Regione Marche e` pertanto uno strumento a disposizione dellintero apparato regionale in funzione delle scelte da operare ma costituisce anche un riferimento utile per tutti gli altri enti deputati al governo del territorio. Per lassessore Amagliani sia la Carta della vegetazione sia lo stesso Pear (Piano energetico ambientale regionale) rispondono allesigenza di tutela del territorio e della biodiversita`. Noto invece ha proseguito Amagliani una grande contraddizione tra questo tipo di lavori e le spinte alla creazione da parte di privati di nuove centrali produttrici di energia elettrica. La realizzazione di queste ultime in vista del raggiungimento di una presunta autonomia energetica non e` una strada percorribile. Vanno portate avanti le linee del Pear, che contempla la stessa autonomia ma con lutilizzo di energie rinnovabili. Sulla stessa linea anche il rettore Marco Pacetti: Il presupposto da cui parte liniziativa di creare nuove centrali di produzione di energia elettrica e` totalmente falso. Investire in conoscenza e` invece la cosa piu` proficua che si possa fare. E sempre sulla Carta della vegetazione insiste Amagliani: Dobbiamo cercare di ampliare questo tipo di lavori introducendo in questo percorso anche i giovani: neolaureati e ricercatori. Infine, sia Carlo Renieri dellUniversita` di Camerino, sia Stefano Papa dellUniversita` di Urbino, hanno ribadito linteresse per questo genere di studi e hanno sottolineato il buon rapporto che ne e` scaturito con gli enti locali e la Regione, capace questultima di aggregare tre atenei in un unico progetto. (s.g.)