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15/06/2006

LO SCENARIO ENERGETICO MARCHIGIANO AL FORUM ENERGIA E SOCIETA`

Potenziare le infrastrutture energetiche e sviluppare le fonti rinnovabili sono gli obiettivi da raggiungere per far fronte alla crisi del settore. Questo secondo lassessore regionale allEnergia, Gianni Giaccaglia, intervenuto questa mattina ad Ancona, nella Sala congressi dellEnte Fiera, al Forum su Energia e Societa`. In ogni caso spiega Giaccaglia per cercare soluzioni percorribili serve unazione concertata tra le varie Amministrazioni, centrale e locale, attuando una seria politica energetica, puntando sulla differenziazione delle fonti, che appare al momento una strada obbligata da percorrere, nella consapevolezza che nessuna fonte, da sola, puo` risolvere il problema energetico nazionale. Il Piano energetico ambientale regionale PEAR e` applicato da circa un anno e mezzo e attualmente se ne sta verificando limpatto sul territorio. A questo proposito continua Giaccaglia si puo` sostenere che le Marche hanno sete di energia e la domanda relativa cresce a un ritmo piu` elevato della media italiana. La nostra regione continua ad essere una forte importatrice di energia elettrica, nonostante il contributo delle centrali di Falconara e Jesi abbiano ridotto questa dipendenza. Il ricco tessuto di industrie medio-piccole che caratterizza le Marche e` riuscito a dar prova di vitalita` ma la necessita` di risultare competitivi sul mercato richiede interventi sulle infrastrutture e sullenergia. In questo scenario ribadisce lassessore Giaccaglia - e` imprescindibile la salvaguardia dellambiente. E per questo che la programmazione regionale ha creduto e crede nel ricorso alle fonti rinnovabili, cosi` come crede nellinformazione, nella sensibilizzazione e negli atti pubblici che favoriscono il risparmio e lefficienza energetica, come suggerito del resto nel Libro Verde dellUnione Europea. A livello nazionale, e` del 9 giugno scorso una proposta di legge delega che autorizza fra laltro il Governo a rivedere i criteri di compensazione territoriale, gia` previsti dalla legge 239/2004, stabilendo una riduzione dei costi energetici in favore dei residenti nei Comuni interessati dalle opere di interesse nazionale nonche` la previsione di accordi fra Governo, Regioni ed Enti Locali. Questo sottolinea Giaccaglia - comporta che una regione che ha una certa carenza di impianti come la nostra non potra` godere di tali benefici e quindi dovra` sostenere un costo maggiore per lenergia. Per questo, tenendo fermi i principi del PEAR, conservando tra gli obiettivi prioritari la tutela ambientale, dobbiamo avere la capacita` e la saggezza di prendere in considerazione quei progetti che possono portare un contributo effettivo allattuazione della politica energetica delle Marche. In questo senso la fase di verifica del PEAR rappresenta unimportante opportunita`. Giaccaglia, in qualita` di rappresentante della Regione capofila in materia di energia, ha infine anticipato che in ambito del coordinamento interregionale e` stato elaborato un documento allo scopo di portare avanti, insieme col nuovo Governo centrale, una vera politica energetica condivisa. In tale contesto conclude Giaccaglia - potrebbe essere presa in considerazione lidea di un piano energetico nazionale a cui potranno ispirarsi i futuri Piani regionali. (s.g)