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17/03/2006

FONDI STRUTTURALI: TURISMO E COMMERCIO PENALIZZATI

Lattuale impostazione del Documento strategico preliminare nazionale (Dspn), contrariamente a quanto avvenuto nella precedente programmazione delle risorse dellUnione europea, penalizza fortemente il commercio e il turismo. A lanciare lallarme, attraverso un documento che verra` inoltrato nei prossimi giorni al Dipartimento per le politiche di sviluppo del ministero dellEconomia, sono i due coordinamenti interregionali degli assessori al Turismo e al Commercio che si sono riuniti mercoledi` a Roma, presso la sede della Regione Toscana.. Al centro della discussione, la forte preoccupazione per i rischi di marginalizzazione dei due settori economici. Il commercio, spiegano le Regioni, e` totalmente assente dal documento strategico, mentre al turismo viene lasciato un ruolo marginale. Nel corso dellincontro - che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Regioni, della direzione generale del Turismo del ministero delle Attivita` produttive, del Dipartimento politiche dello sviluppo del ministero dell'Economia e delle Finanze, della direzione Programmi comunitari dell'IPI, della direzione dell'Enit - sono stati approfonditi i contenuti del documento tecnico unitario presentato dai coordinamenti interregionali. Lincontro si e` concluso con limpegno, da parte delle Regioni, di inoltrare ai tavoli di lavoro del ministero le proposte di integrazione al documento strategico nazionale. Alla Regione Toscana e` stato assegnato il compito di redigere il documento e approfindire i contenuti della riflessione compiuta nel corso della riunione. Non e` pensabile osservano le Regioni - che il turismo e il commercio, cosi` come le attivita` terziarie in generale, non siano considerati strategici per il futuro dellItalia. Quanto sta accadendo non e` che lultimo atto di una costante e progressiva riduzione delle risorse per i due settori. Il Governo attuale ha formulato molte promesse che non hanno trovato riscontro in effettivi atti di governo; le Regioni sono lasciate senza risorse per le politiche di promozione di valorizzaizone e di sostegno alle Pmi dei due settori economici. Anche il turismo e il commercio hanno un notevole potenziale di sviluppo e di occupazione, e soffrono le problematiche delleconomia globale. In assenza di politiche attive per i due settori, il Paese rischia di perdere competitivita` e ulteriori opportunita` di sviluppo. Il documento delle Regioni sottolinea peso e ruolo del sistema distributivo e turistico nelleconomia nazionale e regionale, il contributo alloccupazione dato in questi anni di crisi del manifatturiero, le funzioni di presidio sociale e di valorizzazione del partimonio storico e artistico di centri storici. Sul fronte del turismo si ricorda come lo stesso Consiglio europeo (di Lisbona) attribuisca al settore un ruolo di primaria importanza per la sua capacita` di contribuire in maniera forte alloccupazione e alla crescita economica degli stati membri. Favorire la crescita qualitativa e lo sviluppo delle imprese turistiche e commerciali rappresenta, per le Regioni, un irrinunciabile obiettivo. Per queste ragioni, approfondite nel documento interregionale, si chiede con forza che nel quadro definitivo del documento di programmazione nazionale dei Fondi europei si recuperi, nellanalisi e nelle strategie, le stesse opportunita` garantite agli altri settori economici nel Dspn.