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27/02/2006

LA REGIONE VIETA LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI PERCORSI SCOLASTICI-FORMATIVI DEL SECONDO CICLO

La Regione Marche, al pari di molte altre regioni italiane ( Emilia Romagna, Umbria, Piemonte ecc.) , ha formalizzato la decisione di non voler attivare nuovi percorsi sperimentali nelle scuole del secondo ciclo, intesi sia come nuovi indirizzi di studio, che come offerta formativa integrata istruzione-formazione. Il provvedimento e` stato adottato oggi nella seduta della giunta regionale e fornisce indicazioni a Province, Ufficio Scolastico regionale e singoli Istituti. Una decisione gia` annunciata dallassessore regionale allIstruzione e Formazione, Ugo Ascoli che definisce tale provvedimento necessario per evitare alla Scuola e alle famiglie, le incertezze determinate dai possibili cambiamenti connessi al recente decreto del Ministero dellIstruzione, Universita` e Ricerca del 31 gennaio 2006 n. 775. Con tale decreto, infatti, assunto dopo la scadenza del 25 gennaio delle pre-iscrizioni ai corsi superiori, verrebbe derogato allimpegno contenuto nel decreto legislativo n. 226 del 2005 ( piu` noto come Riforma Moratti) in cui si precisa che fino allanno scolastico 2007/2008 , previa definizione di tutti gli adempimenti normativi e propedeutici previsti, non sarebbero state promosse sperimentazioni del nuovo ordinamento. Secondo il piu` recente decreto del MIUR ,invece, sarebbe possibile anche attivare nuovi licei o corsi di studio, nonche` variazioni dellofferta formativa e della programmazione, gia` dallanno in corso. Proprio in virtu` della competenza trasferita alla Regione in materia di programmazione dellofferta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale e della rete scolastica sulla base dei piani provinciali, e` stata approvata, nel settembre scorso, la deliberazione consiliare Linee guida per la programmazione della rete scolastica regionale in cui viene delineato il quadro regionale e si ribadisce che per lanno scolastico 2006/2007 nelle scuole marchigiane del secondo ciclo non sono prevedibili variazioni ne` per quanto attiene lofferta formativa , ne` per nuovi indirizzi di studio. Senza ulteriori e specifici atti regionali, la giunta ha deciso che rimarra` valida la programmazione gia` stabilita a settembre in accordo con i soggetti istituzionali coinvolti e non ritiene che possano essere attivati nuovi corsi o avviati percorsi sperimentali diversi da quelli gia` istituiti. (ade)