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10/02/2006

VAL MARECCHIA - MARCHE ED EMILIA - ROMAGNA INSIEME PER INTERVENTI INTEGRATI E COORDINATI

Un protocollo dintesa da cui derivino azioni amministrative e programmatorie per un governo concertato e condiviso della Val Marecchia. Questo loggetto dellincontro avvenuto mercoledi` 8 febbraio tra il capo di gabinetto del presidente della Regione Marche, Roberto Oreficini, ed il suo omologo dellEmilia Romagna, Bruno Solaroli. Liniziativa, avviata dal presidente Spacca con una lettera ad Errani, presidente della Regione Emilia Romagna, fa seguito agli impegni presi dallesecutivo regionale in occasione dellincontro, svoltosi a SantAgata Feltria a meta` novembre tra giunta regionale e Sindaci dei Comuni dellAlta Valmarecchia. Il presidente Errani ha mostrato interessamento e disponibilita` alle proposte del presidente Spacca per unintegrazione efficiente tra i territori limitrofi, di qui lincontro tra Oreficini e Solaroli. Rete infrastrutturale, mobilita`, assetto del territorio, sanita`, scuola, sicurezza sociale e turismo, questi i principali servizi interessati ad una gestione congiunta. Gia` oggi una serie di questioni legate alla gestione del territorio ed alla valorizzazione delle risorse naturali, come ad esempio per lAutorita` interregionale di Bacino del Conca e del Marecchia, trovano momenti di raccordo tra le due regioni. La Val Marecchia, a cavallo tra Marche, Emilia Romagna e Toscana e` per molti aspetti unentita` territoriale unica ed inscindibile, che richiede programmazione ed interventi coordinati ed integrati tra tutte le istituzioni interessate. Operativamente la cooperazione istituzionale tra le due Regioni riguardera` lassetto territoriale ed urbanistico, le infrastrutture, la tutela ambientale e la valorizzazione delle risorse naturali, i servizi sanitari, lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione turistico culturale della zona. Il protocollo dovrebbe essere esteso anche alla Regione Toscana. Per raggiungere questi obiettivi le due Regioni hanno convenuto sulla preliminare necessita` di approfondire le questioni poste allinterno delle proprie strutture confrontandosi con le Province, i Comuni e la Comunita` di riferimento di entrambe le Regioni. Se tale linea verra` condivisa, entro un mese verranno costituiti gruppi specifici di lavoro fra amministratori e tecnici di tutte le istituzioni dei territori interessati. (fb)