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18/01/2006

PROGETTO QUADRILATERO, LA REGIONE CONVOCA COMUNI E PROVINCE IL 23 GENNAIO PROSSIMO

La Regione Marche ha convocato per il giorno 23 gennaio p.v. le Province ed i Comuni interessati alla costruzione della seconda parte del P.A.V. che riguarda le aree di implementazione del Progetto Quadrilatero. Il Presidente Spacca ha spiegato che si vuole fare il punto con gli Enti locali sullo stato di avanzamento del progetto. Si intende illustrare anche i motivi per cui la Regione ha invitato la societa` Quadrilatero a non dare seguito alla convocazione della conferenza di servizi del 25 gennaio p.v.. Si tratta di motivazioni legate alla salvaguardia delle prerogative del territorio ed alla correttezza e legittimita` del procedimento, che avrebbero potuto far nascere conflitti amministrativi capaci di pregiudicare la realizzazione delle opere. La Regione Marche, nel rispetto dei principi di correttezza, legittimita`, trasparenza e di procedure amministrative ineccepibili, continua, dunque, a sostenere il Progetto Quadrilatero, utile a realizzare infrastrutture importanti per la crescita e lo sviluppo della comunita` regionale. Una necessita` certificata da dati precisi, che testimoniano il ritardo infrastrutturale della nostra regione: ben 9 sistemi locali per occupazione manifatturiera, tra i primi 50 italiani, sono marchigiani, mentre le Marche non compaiono nella graduatoria dei primi 50 sistemi locali per accessibilita` infrastrutturale. In questo quadro le direttissime Ancona-Perugia e Civitanova-Foligno (Quadrilatero) sono fondamentali per accrescere la potenzialita` del Porto di Ancona, dellaeroporto di Falconara e dellInterporto di Jesi, ovvero dei nodi infrastrutturali strategici della rete logistica dellintera regione. Soprattutto nella prospettiva del passaggio ad Est, originata dallallargamento della nuova Europa, che esaltera` le potenzialita` di tali nodi per la crescita dellintero territorio regionale. Forte, e determinante, resta il rapporto con gli Enti locali chiamati ad esercitare le loro prerogative di programmazione territoriale e gestione urbanistica, cosi` come del resto e` avvenuto per la costruzione della prima parte del P.A.V. relativo alle aree leader, che sono state assunte dalla Regione in un atto rappresentativo delle esigenze di Comuni e Province. Tale atto e` stato inviato al C.I.P.E., e prevede lo stralcio del 43% delle aree originariamente indicate, oltre a prescrizioni per il restante 57%.