Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
09/01/2006

BOLLI AUTO - LA REPLICA DELL’ASSESSORE PIETRO MARCOLINI AL CONSIGLIERE CASTELLI

Il Consigliere Castelli si e` dedicato a tempo pieno alla caccia agli errori della Regione relativi agli avvisi di accertamento del pagamento della tassa auto per gli anni 2000, 2001 e 2002. Siamo alle solite. Castelli, anziche` adoperarsi per la bonifica degli archivi sulla tassa automobilistica delle cui inadeguatezze il ministero delle Finanze e quello dei Trasporti continuano ad essere i principali responsabili, incolpa la Regione di disagi che, qualora effettivamente esistenti, vanno addebitati alle lacune gestionali delle amministrazioni centrali. Parlare di ennesimo quanto inutile spreco di risorse pubbliche e di avvisi sparati a casaccio su migliaia di marchigiani, significa diffondere unicamente opinioni personali a fini propagandistici. In realta` le centinaia di contatti diretti e telefonici avuti in questi giorni dal personale della Regione con i soggetti interessati ha rilevato una bassissima percentuale di errori. La superficialita` con cui il Consigliere Castelli sta interessandosi della questione e` palesemente dimostrabile dallerrato riferimento, da lui fatto ripetutamente, circa il precedente invio da parte della Regione degli avvisi di accertamento: Castelli fa riferimento per ben quattro volte allanno 2000 quando e` noto che quellaccertamento e` avvenuto nel novembre 2002. Non corrisponde al vero che la documentazione di ritorno inviata allora dai contribuenti non sia stata controllata e non se ne sia tenuto conto nellinviare gli avvisi di accertamento di questi giorni. Conseguentemente non e` vero che molti avvisi di accertamento siano stati mandati a contribuenti che hanno correttamente dimostrato gia` in precedenza la regolarita` della propria posizione. Quello che e` capitato, rientrando nella corretta attivita` svolta dalla Regione per il recupero della tassa evasa, e` che ad alcuni contribuenti che pure hanno dimostrato il regolare pagamento della tassa relativo al 1999, e` stato inviato un nuovo avviso di accertamento relativo allanno successivo in quanto non risultanti in regola con il pagamento anche nellanno 2000. Semplicemente e` risibile poi il tentativo di Castelli di mettere contro la Regione i concessionari di auto a proposito dellapplicazione della legge 178/2002 che, come per le altre normative riferite alla tassa automobilistica, il consigliere dimostra di non conoscere. Infatti la legge, sulla quale gli uffici regionali hanno tenuto con le altre Regioni un seminario di approfondimento (Bologna, giugno 2005), si applica con esenzione dal pagamento del bollo alle auto acquistate nel periodo 8 luglio-31 dicembre 2002 (non dall1 gennaio 2002, come afferma erroneamente Castelli) e conformi alla direttiva U.E. 91/441 sullinquinamento. La legge prevedeva alcuni adempimenti per i venditori di auto: contestualmente alla vendita dellauto nuova catalizzata dovevano garantire la consegna ai centri di demolizione dellauto vecchia e non conforme alla direttiva comunitaria sullinquinamento, consegnando al Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.) unapposita dichiarazione in proposito. Voglio affermare in modo ufficiale e categorico, a smentita di quanto affermato da Castelli, che la Regione ha applicato lesenzione dal pagamento del bollo a tutte le auto (alcune migliaia) acquistate nel rispetto delle condizioni previste dalla legge 178/2002. Dallarchivio ufficiale della Regione, corretto con le integrazioni trasmesse dal ministero dellEconomia e delle Finanze in base alle segnalazioni del P.R.A., e` possibile individuare una per una tutte le auto alle quali e` stata applicata lesenzione. In quanto alle spese sostenute dalla Regione per il recupero della tassa evasa, ho gia` avuto modo di rispondere dettagliatamente a Castelli in una recentissima seduta del Consiglio Regionale, nel corso della quale al riguardo e` stata espressa parziale soddisfazione da parte di altri rappresentanti dellopposizione. Ribadisco che le spese ( per il personale interno e per le poste), corrispondono ad un decimo degli introiti derivanti dal recupero dellevasione. Quanto allesposto che Castelli avrebbe presentato alla Corte dei Conti, attendiamo fiduciosi di conoscerne lesistenza e gli eventuali sviluppi, consapevoli che nel recente passato controlli relativi al recupero della tassa automobilistica sono stati fatti dallIspettorato del ministero dellEconomia e delle Finanze su incarico della stessa Sezione di controllo per le Marche della Corte dei Conti e nessuna irregolarita` e` stata riscontrata.