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21/12/2005

SOSTEGNO ALLE IMPRESE PIU’ EFFICIENTE DOPO LE MODIFICHE PROPOSTE DALLA REGIONE MARCHE

La legge 488 del 1992 rappresenta da anni uno degli strumenti di sostegno piu` significativi in materia di attivita` produttive, il recente riordino normativo che ha interessato questo consolidato strumento agevolativo, nato per i settori manifatturieri e poi gradualmente esteso al turismo, al commercio ed allartigianato, aveva lasciato diversi nodi controversi. Abbiamo colto a pieno lopportunita` di migliorare questa legge, grazie al ruolo che la Regione Marche riveste nellambito del coordinamento nazionale delle Regioni. Cosi` lassessore alle attivita` produttive Gianni Giaccaglia, commentando i risultati del lavoro degli ultimi mesi diretto al miglioramento della cosiddetta nuova legge 488. La legge 80 del 2005 ha introdotto una riforma del sistema degli incentivi previsti dalla legge 488. In particolare e` stata prevista ladozione di un decreto interministeriale che regoli criteri, condizioni e modalita` di attuazione della norma di legge. Su tale decreto la conferenza delle Regioni ha espresso le sue valutazioni, dato che i settori dintervento considerati, cioe` industria, artigianato, turismo e commercio, alla luce della avvenuta riforma costituzionale sono riservati alla competenza esclusiva delle Regioni. Queste le richieste piu` significative che sono state accolte nel decreto: previsione dellintesa con le Regioni per la ripartizione delle risorse annuali in relazione alle cosiddette graduatorie multiregionali, reintroduzione delle graduatorie speciali regionali (erano state eliminate nella versione originaria del decreto), facolta` delle Regioni di stabilire i propri limiti minimi di investimento per laccesso alle agevolazioni, previsione dellintesa con le Regioni per la definizione delle priorita` settoriali e territoriali, innalzamento della percentuale di finanziamento agevolato per rendere lo strumento piu` efficace nei confronti del sistema produttivo, individuazione degli indicatori che portano al riconoscimento delle premialita`, per le cui modifiche e` comunque previsto il parere da parte della conferenza permanente Stato-Regioni. Il riordino normativo della 488, prevede inoltre lemanazione di un decreto ministeriale per la ripartizione delle risorse stanziate dallo Stato tra i vari settori dintervento. Dallesame della proposta ministeriale emerge una forte decurtazione delle risorse finanziarie complessivamente stanziate per i contributi in conto capitale rispetto al precedente riparto del 2003. Si passa infatti da un importo complessivo di 1.764 milioni di euro, alla proposta del Ministero che prevede contributi in conto capitale pari a meno di 680 milioni di euro. A tale importo si aggiungeranno le risorse previste per i finanziamenti agevolati della Cassa depositi e prestiti, non citate nel decreto e, che per la natura diversa del tipo di agevolazione, non sono direttamente addizionabili ai contributi in conto capitale. Le categorie economiche riunite il 20 dicembre scorso nel tavolo di concertazione regionale sulla politica di sostegno alle imprese, hanno confermato la preoccupazione espressa nei giorni scorsi dallassessorato per i drastici tagli che hanno colpito la legge 488. La proposta promossa dalla Regione Marche, diretta ad una maggiore flessibilita` nellutilizzo delle risorse dedicate ai vari settori (industria-artigianato, turismo e commercio), e` stata infine accolta. In tal modo le percentuali stabilite a livello centrale (bandi industria e artigianato 60% delle risorse, bando turismo 35% e bando commercio 5%) potranno essere, entro certi limiti, modificate in funzione delle diverse specializzazioni produttive presenti nelle varie realta` regionali ed eventuali risorse eccedenti in un settore, potranno essere dirottate verso altri settori eventualmente carenti. Secondo la dirigente del servizio industria e artigianato della Regione, Paola Bichisecchi la nuova 488 avra` meno risorse disponibili, ma grazie alle modifiche introdotte sara` uno strumento piu` flessibile e adattabile alle singole esigenze territoriali.(fb)