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19/12/2005

SOLARI: "VOLARE ALTO PER NON CADERE NEL LOCALISMO"

Sono molti, e tutti di rilievo, i punti in comune tra la politica culturale del governo regionale e le considerazioni svolte dallex assessore alla cultura e alleducazione del governo francese Jack Lang alla conferenza dialogo di Ancona. Innanzitutto la necessita` di un rilancio della cultura non solo come motore di sviluppo economico, ma anche e soprattutto come fattore di crescita personale e collettiva. Unesigenza ancor piu` fortemente sentita in tempi di confusione ha rilevato Solari che rendono oggettivamente piu` difficili le scelte da fare. La cultura - hanno ribadito entrambi non e` un fatto effimero, ne` puo` essere abbandonata alle logiche del profitto del mercato. Di qui la necessita` di investire risorse finanziarie e umane nella cultura, come recentemente sottolineato dal presidente della Repubblica Azeglio Ciampi, e il forte richiamo al mondo della scuola, affinche` contrasti il diffondersi di una visione effimera del bene e dellattivita` culturali. Dobbiamo investire molto nella cultura - non si e` stancato di sottolineare Lang, rispondendo alle numerose domande di amministratori, politici e operatori del settore convenuti al teatro delle Muse di Ancona - se vogliamo che la merce non prenda il sopravvento. Ma non basta. Lang e Solari convengono anche sulla necessita` di un potenziamento del ruolo delle istituzioni pubbliche, a cominciare dalla scuola, una specie di linea Maginot contro il dilagare della barbarie e della volgarita`. Per questo, entrambi puntano molto sul ruolo degli educatori, nella convinzione che la cultura non debba essere piu` la Cenerentola dei bilanci dei governi regionale nazionali ed europei, ma un settore centrale da finanziare, insieme al teatro, al cinema, allarte, e compatibilmente con le difficolta` economiche, con maggiori risorse finanziarie. Altro punto importante e` lattenzione verso i giovani che - non e` retorica, ma convinzione profonda - rappresentano il futuro della regione e dellEuropa. E proprio la casa comune dellEuropa e` un altro dei punti forza sui quali entrambi insistono molto per far si` che si trovino soluzioni concordate e solidali per far fronte ai problemi legati alla globalizzazione e alle ricadute pericolose nel localismo e nel provincialismo; non per niente Lang e` stato ed e` uno dei piu` convinti sostenitori del si` alla Costituzione europea, e non per niente le Marche,forti di una notevole offerta culturale - 74 teatri storici, oltre 260 musei, il numero piu` alto rispetto alla popolazione e al territorio, festival di risonanza mondiale, come il Rossini opera festival, solo per citarne alcuni - si battono per far parte integrante di un progetto culturale di respiro europeo. ecco perche` conclude Solari - e` necessario innalzare il livello del dibattito, uscire dagli schemi del passato, confrontarsi con personaggi come Lang che piu` hanno contribuito alla costruzione di unEuropa della cultura. (s.p.)