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16/12/2005

RAGGIUNTO IN REGIONE L’ACCORDO PER SOSTENERE IL COMPARTO AVICOLO: CHIESTA LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA E L'INDENNITA' DI DISOCCUPAZIONE SPECIALE

Integrazione salariale in deroga e indennita` di disoccupazione agricola speciale in favore dei lavoratori della filiera avicola a partire dal 1 agosto 2005 per un periodo non superiore ai 180 giorni in un anno. Sono questi , in sintesi, i termini dellintesa sottoscritta ieri pomeriggio in Regione, che sara` sottoposta al Governo perche` emani urgentemente tali provvedimenti straordinari di sostegno al comparto avicolo che ha subito danni dalla riduzione dei consumi per i timori ingenerati dallinfluenza aviaria. La riunione e` stata convocata congiuntamente dagli assessori regionali allAgricoltura, Paolo Petrini e al Lavoro, Ugo Ascoli. Erano presenti le organizzazioni sindacali di categoria, le associazioni datoriali e alcune aziende del territorio rappresentative del settore. Gli assessori Ascoli e Petrini hanno assicurato il loro tempestivo intervento e il massimo impegno per sollecitare lapprovazione dellintesa in sede governativa. Come si ricordera` la Regione Marche, il 23 novembre scorso, aveva gia` richiesto al Ministero delle Politiche agricole e forestali la dichiarazione di stato di crisi del comparto avicolo. Nellintesa si precisa , tra laltro, che lapplicazione di tali strumenti straordinari prescinde dalle dimensioni e dalla natura delle imprese, vale a dire che potranno essere erogati a favore di allevatori o delle ditta che confezionano le carni per i mercati, non meno che ai trasportatori di generi alimentari, o alle coltivazioni agricole miste associate allallevamento di animali. Le imprese dovranno comunque sottoscrivere appositi accordi sindacali e le domande di integrazione salariale saranno inoltrate alla Direzione regionale del lavoro e alle sedi INPS, le quali provvederanno allerogazione dei trattamenti in base alle risorse stanziate dal Governo. Inoltre i trattamenti richiesti sono incompatibili con ogni trattamento previdenziale o assistenziale connesso alla sospensione lavorativa. La Regione Marche, in ogni caso, si attivera` per il superamento dellattuale difficolta` occupazionale anche attraverso azioni e misure rivolte ai lavoratori del settore. Nella nostra regione la produzione avicola rappresenta il 5% di quella nazionale, mentre raggiunge oltre 300 milioni di euro di fatturato commerciale. Un settore quindi di primaria importanza per leconomia non solo agroalimentare. In questa congiuntura negativa sono coinvolte molte imprese che occupano circa 5000 persone, tra dipendenti e avventizi. La forte contrazione dei consumi di carne avicola e un conseguente crollo dei prezzi ha causato ingenti danni economici derivanti non dalla cattiva gestione delle imprese, ma unicamente da fattori psicologici e allarmismi. Si stima che la diminuzione dei consumi si aggiri attorno al 40% in Italia. Una situazione che ha interessato lintera filiera produttiva, dagli allevatori ai macellatori, dai produttori di mangimi, fino ai distributori e i commercianti al dettaglio. (ade)