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29/11/2005

L’OCCHIO ELETTRONICO PER LA SICUREZZA NELLE CITTA’

E necessario installare nel territorio marchigiano ulteriori sistemi di videosorveglianza per prevenire i reati. Nelle Marche limpiego delle telecamere negli spazi pubblici non e` ancora molto diffuso anche se vi e` una lenta espansione degli occhi elettronici. Questo e` quanto emerso durante il seminario interregionale I Comuni e la videosorveglianza, svoltosi al teatro della Fortuna di Fano alla presenza del Sindaco, dei rappresentanti delle Regioni Marche, Emilia Romagna e delle forze dellordine. Nel corso dellincontro sono stati illustrati i dati dellindagine prodotta attraverso linvio a 246 Comuni delle Marche di un questionario finalizzato a conoscere il numero e il tipo di sistemi di videosorveglianza. Dalle risposte fornite e dallesame delle stesse e` emerso che le telecamere sono installate principalmente nelle vie, piazze, giardini pubblici e risalutano assenti nelle stazioni ferroviarie, dei bus e negli ospedali. Le principali funzioni di tali sistemi tecnologici risultano essere legati alla prevenzione di episodi di criminalita`, di incivilta`, per rassicurare i cittadini e per lacquisizione di informazioni utili alle indagini delle forze di polizia. Inoltre, lo studio ha evidenziato che la registrazione dei dati avviene su nastro VHS anche se dagli anni 90 si utilizzano sistemi digitali (migliori per la qualita` delle immagini) e la loro conservazione va dai due ai sette giorni e solo in alcuni casi oltre i sette. Le strumentazioni digitali hanno il vantaggio di essere idonei a trasmettere dati a grandi distanze con elevata risoluzione dellimmagine video e facilmente archiviabili, mentre hanno lo svantaggio di avere costi elevati per i materiali e linstallazione. Lutilizzo di questi impianti tecnologici necessita di unadeguata formazione da parte degli operatori considerando le disposizioni impartite in materia di protezione dei dati personali. Benche` le attivita` di sorveglianza del territorio vengano svolte per attinenti finalita` istituzionali, per cui non e` richiesto il consenso al trattamento dei dati personali da parte dellinteressato, i Comuni devono adeguare le modalita` di ripresa delle immagini ai principi cardine previsti dal Codice della privacy. Il rispetto di tali principi basilari e` condicio sine qua non per linstallazione delle moderne apparecchiature in un quadro articolato di garanzie dei diritti dei cittadini. Durante la tavola rotonda del seminario e` emerso che la Regione Marche potrebbe essere la sede istituzionale ideale per avviare unattivita` di raccordo e coordinamento degli Enti locali al fine di consentire unottimale espansione ed integrazione dei sistemi di videosorveglianza. (a.f.)