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28/11/2005

REGIONE CAPOFILA DI UN PROGETTO COMUNITARIO: PARTE DALLE MARCHE LA STRATEGIA EUROPEA PER LA LOTTA ALLA POVERTA E ALL’ESCLUSIONE SOCIALE

NellUnione Europea 72 milioni di persone vivono in condizioni di poverta`, il tasso di disoccupazione e` pari all8,1%, il 10% delle famiglie sperimentano la disoccupazione, 14 milioni di lavoratori occupati vivono con le loro famiglie in condizioni al di sotto della soglia di poverta`. Parte da queste indicazioni la necessita` di realizzare un modello di intervento valido in Europa attraverso un progetto, Original S.I.N. (Social Inclusion Network) di cui la Regione Marche e` capofila dal 2003, coordinando 9 partner provenienti da Inghilterra, Finlandia, Spagna, Portogallo e Grecia. Oggi, un seminario tenutosi in Regione, preceduto da un incontro operativo tra i rappresentanti dei vari Paesi Europei, ha focalizzato alcuni indicatori comuni tra le diverse realta`, dopo la realizzazione di azioni pilota avviate nei due anni precedenti. Il progetto, infatti, e` stato promosso per individuare metodologie efficaci di contrasto allesclusione sociale ed alla poverta`, basate su un approccio alla programmazione sociale coordinato e complementare a livello europeo. Da queste esperienze condotte nei sei Paesi ha spiegato il dirigente dei Servizi sociali della Regione Paolo Mannucci, ricaveremo un documento operativo da proporre in sede Europea che ha lobiettivo di accreditare un modello di welfare nellambito della strategia di lotta allesclusione sociale ed alla poverta`, al passo con i tempi, valido, stabile e trasferibile in ogni parte del territorio europeo, che e` stato poi frutto di una sinergica azione di un cosi` ampio e rappresentativo partenariato. Gli strumenti elaborati sono stati in seguito sperimentati e validati sul campo attraverso azioni pilota, attivate dai partner nei territori di competenza, finalizzate alla stesura di sei piani di azione locali che hanno tenuto conto di quattro aree di rilevazione: la poverta` economica, salute, la scuola, il lavoro. Per le Marche lazione pilota e` stata condotta nellAmbito sociale n. 10 di Fabriano e lobiettivo- ha spiegato Claudio Bocchini - e` lampliamento delle dinamiche intercomunali per la programmazione e gestione delle politiche sociali, sia per accrescere tutti i processi di integrazione tra pubblico e privato in tema di sanita`, scuola, lavoro, formazione ecc., sia per rafforzare lorganizzazione stessa dellAmbito. Lesperienza pilota inglese, invece, avviata nella Contea del Cheshire ( 74 mila abitanti) e` stata centrata sulla creazione di gruppi di consulenza territoriale formati da oltre 600 soggetti che monitorano il territorio e organizzano incontri periodici tra popolazione e operatori per lo scambio di informazioni e di proposte reciproche. Cio` che emerge da tutte le esperienze ha affermato Giorgio Bisirri, coordinatore del progetto per la Regione Marche e` la necessita` di uno sviluppo locale integrato che sia il risultato dellattuazione di politiche non solo a livello sociale, ma economiche e occupazionali; lesigenza, inoltre, di promuovere la partecipazione alla lotta allemarginazione sociale di ogni soggetto- dal terzo settore al semplice cittadino e infine, lattenzione ai contesti territoriali da cui non si puo` piu` prescindere. In questo senso, la Regione Marche sta adottando in tutti i settori scelte politiche che tengono conto e valorizzano le specificita` e le risorse dei singoli territori. Nella sempre piu` veloce corsa alla competitivita`- ha rilevato Orietta Lipponi, della Regione Marche- si rischia di sottovalutare linfluenza che alcuni fattori importanti, come le nuove poverta` legate allaumento del flusso migratorio,gli anziani soli ed improduttivi, un elevato tasso di disoccupazione, determinano nella minore effettiva crescita di tutta la popolazione, incidendo invece con differenze sempre piu` marcate tra benessere e disagio sociale. (ade)