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24/11/2005

SPACCA SULLA RIFORMA DELLA LEGGE 488/92

E un provvedimento che le Regioni hanno contributo a qualificare per renderlo ancora piu` aderente ai bisogni del sistema delle imprese nei territori: cosi` il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca commenta il parere elaborato dalla Commissione Attivita` Produttive ed oggi sancito dalla Conferenza delle Regioni che da il via libera allattuazione della riforma della Legge 488/92. Rimane aperta - spiega Spacca - la questione relativa al trasferimento della L. 488/92 alle Regioni con le relative risorse nel nuovo scenario costituzionale. Tuttavia, in questa fase abbiamo ritenuto prioritario velocizzare loperativita` della L.488/92, che offre un sostegno forte agli investimenti per lo sviluppo e la competitivita` delle imprese artigianali, industriali, commerciali e turistiche. La legge nel periodo 2001-2004 ha infatti mobilitato risorse ingenti a favore del sistema delle imprese: 2000 milioni di euro nei bandi 2001-2004; i prossimi bandi attiveranno altri 1000 milioni di incentivi, tra contributi in conto capitale e credito agevolato. Rispetto alla versione originaria del Ministero Attivita` Produttive - prosegue Spacca - abbiamo apportato numerose integrazioni che hanno qualificato e reso piu` efficace lo strumento agevolativo, valorizzando il ruolo delle Regioni nellallocazione delle risorse sulla base delle rispettive esigenze di sviluppo locale. In particolare, vorrei sottolineare: -linnalzamento della percentuale di finanziamento agevolato di cui allart. 2, comma per rendere lo strumento piu` efficace nei confronti del sistema produttivo; -la previsione dellintesa con le Regioni per la ripartizione delle risorse annuali fra le Regioni stesse ed i vari bandi settoriali (industria, artigianato, commercio e turismo); -la reintroduzione delle graduatorie speciali regionali, non previste nella versione originaria, in quanto significative per lorientamento dellallocazione delle risorse dello strumento nel perseguimento degli obiettivi strategici e territoriali proposti dalle Regioni stesse; -la facolta` delle Regioni di stabilire i propri limiti minimi di investimento per laccesso alle agevolazioni; -la previsione dellintesa con le Regioni per la definizione delle priorita` settoriali e territoriali stabilite dal Ministro delle Attivita` produttive in funzione delle graduatorie multiregionali per i grandi progetti di investimento.