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23/11/2005

PRESENTATO IN REGIONE LO STUDIO SUI RAPPORTI TRA INVESTIMENTI DELLE IMPRESE ED INCENTIVI REGIONALI PER L’ INNOVAZIONE

Presso la sala Raffaello della Giunta regionale sono state presentate le conclusioni dellanalisi sui rapporti tra incentivi pubblici alle imprese e localizzazione degli investimenti aziendali nella nostra regione. Hanno aperto i lavori lassessore alle politiche comunitarie Paolo Petrini e lassessore alle attivita` produttive Gianni Giaccaglia. Scopo dello studio e` stato quello di analizzare se la concentrazione in determinate aree geografiche delle agevolazioni per le imprese, incide o meno sulla scelta che le imprese stesse operano circa la localizzazione e la tipologia dei propri investimenti produttivi. Questo incontro ha dichiarato Petrini dando inizio ai lavori - e` stato pensato per dare pubblicita` a cio` che la regione ha realizzato mediante i fondi comunitari. Lanalisi di queste informazioni e` utile in quanto ci indica la strada da percorrere in futuro. Il giudizio complessivo sui risultati emergenti e` differenziato, non e` completamente positivo, perche` occorre superare la logica dellincentivo alla singola azienda, per recuperare lo sviluppo del territorio nel suo complesso. Creativita`, marketing, logistica, distribuzione, costituiscono le economie esterne di cui necessita il sistema delle imprese per innovare il modello di sviluppo ed i prodotti tipici del nostro made in Italy. Anche sul versante produttivita` ce` ancora molto da fare, questa e` una questione da aggredire con le politiche future. Lassessore alle attivita` produttive Giaccaglia si e` soffermato, nel suo intervento di saluto, sulle specificita` degli strumenti agevolativi regionali, che si inquadrano nellimpalcatura normativa comunitaria. Giaccaglia ha anche osservato come la competizione mondiale ci dice, anche molto duramente, che oggi vince sui mercati internazionali chi opera soprattutto innovazioni di prodotto. Lincidenza dellinnovazione di prodotto e` maggiore nellambito delle imprese che hanno beneficiato di agevolazioni. Stesso discorso per linnovazione commerciale, organizzativa e gestionale. Questo significa che in un contesto comunque difficile gli strumenti agevolativi contribuiscono a spostare lattenzione delle aziende, specie di piccole dimensioni, verso i fattori di competitivita` oggi premiati dal mercato. Durante il dibattito si sono susseguiti interventi di esperti e dirigenti regionali attivi nei settori delle politiche comunitarie e dello sviluppo delle imprese. In particolare Giorgio Martini dellIstituto per la promozione industriale di Roma e Paola Bichisecchi, responsabile del servizio industria artigianato della Regione, hanno messo in evidenzia i punti salienti emergenti dallo studio effettuato. Sergio Bozzi, responsabile regionale del settore politiche comunitarie, ha invece rivolto uno sguardo al prossimo periodo di programmazione. Lanalisi e` stata focalizzata su alcune zone del territorio marchigiano che presentano caratteristiche simili sotto il profilo infrastrutturale e sotto il profilo della dotazione dei servizi. Sono state quindi considerate sia aree cosiddette svantaggiate, ossia quelle aree in cui e` possibile utilizzare le risorse dei fondi strutturali dellUnione Europea, sia aree non svantaggiate, nelle quali i fondi strutturali non possono operare. Il campione dellanalisi e` risultato formato da 273 imprese, contattate telefonicamente in base ad un questionario strutturato durante lo scorso mese di settembre. Lindagine e` stata realizzata dallIPI, Istituto per la Promozione Industriale, in collaborazione con Esosfera srl e Format srl, su incarico della Regione Marche.(fb)